Secondo L’International Rent Index di HousingAnywhere per il terzo trimestre del 2024, i prezzi degli affitti in tutta Europa sono aumentati del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
HousingAnywhere, la piattaforma europea per gli affitti a medio termine, ha analizzato i dati sugli affitti di appartamenti da una a tre camere da letto, stanze e monolocali arredati in 28 delle maggiori città europee, osservando come il rincaro rimane coerente con la tendenza già evidenziata durante tutto l’anno. Nel secondo trimestre si era infatti registrato un aumento del 4,3% annuo e nel primo trimestre un +3,8%.
L’affitto delle stanze private aumenta di pari passo alla mobilità degli studenti
Il terzo trimestre dell’anno è tradizionalmente caratterizzato dall’inizio dei programmi di studio e dal conseguente trasferimento degli studenti in cerca di un alloggio. “I prezzi delle stanze private si sono discostati rispetto al trimestre precedente, con un rincaro trimestrale del 2,4% e un rincaro annuo del 3,8%”, ha dichiarato Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere. “In molte città europee, dove la scarsità di alloggi sta creando sfide significative per gli inquilini, gli studenti affrontano le difficoltà maggiori proprio durante questo periodo dell’anno. Ciò potrebbe compromettere le loro esperienze educative o i percorsi di carriera”.
Sebbene Amsterdam lo scorso trimestre abbia già toccato la soglia dei 1.000 euro per le stanze private, un leggero calo trimestrale ha portato la media a 984 euro. Tuttavia, gli affitti nella capitale olandese rimangono ancora superiori del 4,6% rispetto allo scorso anno. Diverse città olandesi e tedesche restano le più gettonate per le camere, con Amburgo a 890€ e L’Aia a 850€. Anche Parigi (840 euro), tra le più quotate, ha registrato un sostanziale aumento del 18,3%. Non va meglio nemmeno nella nostrana Bologna, dove è stato segnalato un rincaro del 20% e prezzi fino a 720 euro per una singola, incoronandola la più cara tra le città italiane analizzate.
Al contrario, città come Budapest (350€) e Valencia (400€) offrono i prezzi più convenienti. I cali maggiori rispetto allo scorso anno sono stati osservati a Francoforte (-6,8%) e Berlino (-6,7%). Anche Milano registra una diminuzione dei canoni (-6,5%), ma i prezzi rimangono molto elevanti, con una media di 715 euro.
Prezzo di affitto assoluto per tipo di immobile
Prezzo assoluto di affitto in euro e variazione del prezzo di affitto anno su anno.
L’International Rent Index di HousingAnywhere per il 3° trimestre 2024 ha analizzato l’andamento dei prezzi degli affitti in oltre 88.800 appartamenti da 1 a 3 camere da letto, stanze e monolocali, per lo più arredati, in 28 città europee.
Roma supera Amsterdam negli affitti di appartamenti
I prezzi degli appartamenti sono aumentati del 4,1% rispetto all’anno precedente. Nelle precedenti edizioni della ricerca, che copre 28 città in 12 paesi europei (esclusi Regno Unito e Svizzera), Amsterdam si è spesso classificata come una delle città più costose per gli affitti di appartamenti. Tuttavia, in questo trimestre, è stata superata da Roma, anche se con un margine ristretto di soli 10 euro. Il prezzo medio per un appartamento ammobiliato a Roma è ora di 2.500 euro, rispetto ai 2.490 euro di Amsterdam. La capitale italiana ha registrato il rincaro annuo più cospicuo nei prezzi degli appartamenti (28,2%), mentre Amsterdam ha visto un aumento del 10,7%. L’Aia segue con un prezzo medio di 1.950 euro, che riflette un notevole aumento del 21,9%.
Come per le stanze, Budapest rimane la città con i prezzi più bassi (850 euro) nel segmento appartamenti, registrando un calo del 12,1%. Anche diverse città tedesche, tra cui Stoccarda (-18%), Colonia (-6,3%) e Düsseldorf (-3,1%), hanno osservato cali significativi dei canoni, così come Lisbona (-10,4%).
I prezzi dei monolocali mostrano tendenze varie
Con diverse città olandesi escluse dal report a causa della limitata disponibilità di monolocali, le città tedesche hanno riportato alcuni dei prezzi più alti in questa categoria. Monaco di Baviera e Amburgo hanno una media rispettivamente di 1.650 e 1.495 euro. Anche Bologna (1.350 euro), Parigi (1.299 euro) e Milano (che nonostante la diminuzione del 7,7% rimane a 1,200 euro) si sono classificate tra le più care per l’affitto di monolocali.
D’altra parte, Torino (che rimane la più economica tra le grandi città analizzate), Budapest e Atene mostrano prezzi più bassi per i monolocali, rispettivamente a 652, 695 e 725 euro.
HousingAnywhere International Rent Index
Per questa venticinquesima edizione del report, HousingAnywhere ha analizzato 88.823 proprietà presenti sulla piattaforma e che hanno ricevuto l’interesse di potenziali inquilini nell’ultimo anno. I dati mostrati includono tipi di proprietà come stanze singole, monolocali e appartamenti da una a tre camere da letto situati in 28 città europee e 12 Paesi. Di tutti gli appartamenti analizzati, il 57% erano appartamenti con una camera da letto, il 31% erano appartamenti con due camere da letto e il 12% erano appartamenti con tre camere da letto.
Circa il 98% degli immobili elencati era completamente arredato e il 60% includeva le bollette nell’affitto, con tutti gli annunci orientati principalmente al servizio di giovani professionisti e studenti che si trasferiscono all’interno e all’esterno dei confini nazionali.
Le proprietà disponibili su HousingAnywhere sono messe in evidenza principalmente da privati e agenti immobiliari che elencano direttamente in piattaforma i propri spazi disponibili. HousingAnywhere non include invcece proprietà offerte da società immobiliari o altri tipi di organizzazioni senza scopo di lucro, che generalmente hanno prezzi di affitto più bassi.
I prezzi degli affitti e i prezzi dei metri quadrati sono calcolati in base ai dati forniti dai fornitori di immobili al momento dell’annuncio su HousingAnywhere. Il prezzo di affitto assoluto di una città è calcolato da una mediana. Il prezzo al metro quadro si calcola dividendo il prezzo assoluto mediano di un tipo di immobile per la dimensione mediana. Nel caso delle camere, il prezzo al metro quadro è calcolato dividendo il prezzo assoluto mediano per la dimensione mediana della stanza (escluse eventuali zone giorno condivise).
Con l’obiettivo di fornire un solido set di dati, le città con meno di 25 unità in un trimestre sono state escluse dalla ricerca. Per questo motivo, alcune città (Amsterdam, Helsinki, L’Aia e Utrecht) sono state escluse dalla sezione monolocali del rapporto a causa del basso inventario.
Queste le 28 città incluse in questa edizione del report: Amsterdam, Atene, Barcellona, Berlino, Bologna, Bruxelles, Budapest, Düsseldorf, Firenze, Francoforte sul Meno, Amburgo, Helsinki, Colonia, Lisbona, Madrid, Milano, Monaco di Baviera, Parigi, Porto, Praga, Roma, Rotterdam, Stoccarda, L’Aia, Torino, Utrecht, Valencia, Vienna.
Comunicato stampa