Cessione del credito pro-soluto e pro-solvendo:differenze, caratteristiche e vantaggi delle due tipologie di cessione del credito
Quando un credito viene trasferito da un soggetto a un altro, si parla di cessione del credito. Che può essere di due diversi tipi, pro soluto e pro solvendo. In base alla tipologia della cessione, cambiano le dinamiche e gli obblighi che intercorrono tra le parti.
Pro soluto e pro solvendo sono quindi le due modalità di cessione del credito, che si distinguono perché comportano o meno specifici obblighi in capo al cessionario.
In caso di cessione del credito pro soluto, il cedente si libera da ogni responsabilità in merito all’adempimento da parte del debitore. L’unico suo onere è provare che il credito esiste e può essere ceduto, perché non esistono particolari vizi, né cause di annullamento o nullità. Nella cessione del credito pro soluto è il cessionario a farsi carico del rischio dell’inadempimento.
La situazione cambia radicalmente nella cessione del credito pro solvendo, perché in questo caso il cedente deve garantire che il debitore eseguirà la prestazione dovuta. In caso di inadempimento, il cessionario potrà rivolgersi al cedente, che a sua volta è tenuto a pagare la somma dovuta dal debitore.
In questa seconda ipotesi il rischio dell’inadempimento è a carico del cedente, che non deve garantire solo che il credito esiste, ma anche che verrà ripagato. In caso contrario sarà proprio il cedente a mettere mano al portafogli e pagare.
Nonostante le commissioni nella tipologia pro soluto in genere siano più elevate, è la formula più utilizzata, proprio perché consente al cedente di non essere più parte del rapporto debitorio e di garantire solo l’esistenza del credito.