Condannata la condotta di un uomo il quale “con radio a tutto volume e perfino colpi sui muri” aveva reso la vita impossibile ai vicini di casa. Inutile il tentativo, da parte dell'imputato, di scagionarsi sostenendo che la moglie fosse affetta da ... Leggi tutto
Perché si configuri il reato di disturbo della quiete pubblica non sono necessarie né la vastità dell'area interessata, né il disturbo di un numero rilevante di persone, essendo sufficiente che il disturbo venga arrecato a un gruppo indeterminato di persone... Leggi tutto
La cassazione ribadisce: non sono necessarie né la vastità dell'area interessata dalle emissioni sonore, né il disturbo di un numero rilevante di persone. Inoltre del reato risponde il gestore del pubblico esercizio che non ha impedito gli schiamazzi... Leggi tutto
Secondo il sondaggio di Immobiliare.it il 53% degli intervistati ha almeno un vicino così fidato da potergli affidare le chiavi di casa, anche se il 62% sogna un’abitazione indipendente. Ma quali sono realmente i desideri e le aspettative dei condòmini italiani? ... Leggi tutto
Perché il latrato di un cane in condominio sia configurabile come reato, occorre che le emissioni sonore siano tali da travalicare i limiti della normale tollerabilità, recando pregiudizio alla tranquillità pubblica, e disturbando un numero indeterminato di persone... Leggi tutto
Laddove il presunto disturbo della quiete pubblica si verifichi all’interno di un edificio condominiale, perché possa essere integrato il reato non basta che i rumori turbino la quiete e le occupazioni dei soli abitanti gli appartamenti inferiori o superiori... Leggi tutto
L'ordinanza 6867 del 20 marzo 2017 dalla Corte di Cassazione mira rispondere, alla domanda alla base delle controversie generate da immissioni sonore moleste: chi, in che modo e con quali mezzi è tenuto a provare l’intensità dei rumori?... Leggi tutto