Per questioni politiche e speculative a livello mondiale, i costi delle materie prime dell’energia sono schizzati alle stelle a cominciare dal quarto trimestre dell’anno 2021.
Le tariffe del gas naturale solo nel quarto trimestre 2021, a seconda del calibro del contatore e dei consumi annui, nonché dell’intervento temporaneo del Governo che ha ridotto l’IVA al 5%, sono aumentate mediamente del 28% rispetto ai costi dei mesi precedenti.
A partire dal mese in corso, gennaio 2022, e per tutto il primo trimestre 2022, l’aumento finale della tariffa del gas, rispetto all’anno precedente, è di circa il 60%.
Pertanto il costo medio del riscaldamento dell’inverno 2021/22, tra l’ultimo trimestre 2021 e il primo trimestre 2022 è aumentato, rispetto all’inverno precedente, del 45%.
Di conseguenza l’amministratore di condominio è costretto a richiedere ai condomini una quota supplementare per il riscaldamento, onde evitare la sospensione della fornitura.
Per quanto riguarda l’Energia Elettrica anche qui vale la potenza dei Kwh contrattuali, meno Kw impegnati leggermente maggiore è il costo al Kwh.
Il costo medio finale sino a settembre 2021 era di € 0,28 al Kwh, mentre quello medio dell’ultimo trimestre 2021 è stato di € 0,50 Kwh, corrispondente a un aumento del 80%.
La proiezione del primo trimestre 2022 è di € 0,62 Kwh per l’Energia Elettrica.
Queste nuove tariffe del gas e dell’Energia Elettrica sono e saranno applicate alle forniture non solo ai condomini, ma a tutti gli utenti: abitazioni, uffici, opifici, fabbriche, ecc. ecc..
Per risparmiare, durante l’inverno abituiamoci ad una temperatura di +19 gradi, usando le valvole termostatiche, perché ogni grado ambiente in più corrisponde al 7% in più di gas bruciato (così ci insegnano i termotecnici).
A cura del Centro Studi Immobiliari ANACI Padova