Il presidente della Confederazione italiana proprietà edilizia, Giorgio Spaziani Testa, contesta i dati forniti dal vicepremier, il ministro Matteo Salvini, sugli appartamenti di edilizia residenziale pubblica disponibili ma vuoti.
“Secondo il ministro – scrive Spaziani Testa in una nota – si tratta di almeno 70mila unità. Ma questa cifra non comprende gli appartamenti della Capitale, la cui amministrazione non si è neppure presa la briga di comunicare al Ministero il relativo numero (forse perché non ne ha la minima idea)”.
Il presidente della Confederazione precisa: “Se si aggiungono gli almeno 30.000 alloggi occupati abusivamente, quelli abitati da persone (spesso benestanti) che non pagano da decenni nonché quelli in attesa di ristrutturazione, si può stimare una potenziale disponibilità di 150.000 unità immobiliari”.
Praticamente, fatti i conti, si tratta di più del doppio di quelli indicati dal ministro.
“Con un quadro del genere – conclude Spaziani Testa – qualsiasi attribuzione di responsabilità in capo ai proprietari privati per vere o presunte emergenze abitative suona ridicola prima ancora che ingiustificata. Altro che limiti, o aumenti di tasse, per gli affitti brevi. Altro che caro affitti. Altro che allarme sfratti. L’unica cosa da correggere in Italia in materia di casa è la scandalosa inefficienza dello Stato e delle sue articolazioni territoriali”.
Comunicato Stampa