Il ddl Santanchè deve essere considerato per quello che è: uno sforzo per regolarizzare il mercato degli affitti brevi.
Però deve essere eliminata totalmente l’impressione che in qualche modo si sia voluto dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, il cerchio sarebbe rappresentato dai proprietari e la botte dagli albergatori.
Non vanno d’accordo le due figure, anzi per certi versi sono in netto contrasto.
Il piccolo proprietario non deve essere considerato, nel momento in cui mette a disposizione di queste piattaforme la propria casa, un vero e proprio imprenditore, in quanto non sussistono i presupposti: si tratta solo di ospitalità familiare dietro un modesto compenso, questo è il senso degli affitti brevi, e per decine di migliaia di famiglie non abbienti è una fonte di reddito importantissima, che tra l’altro contribuisce allo sviluppo del turismo in luoghi dove non esiste alcuna attività alberghiera.
L’obiettivo della disciplina uniforme a livello nazionale, idonea a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore, è giustificata, ma non può essere giustificato il fatto che il proprietario debba, sul fronte della sicurezza degli immobili, adottare gli obblighi sulla prevenzione degli incendi, dei requisiti igienico sanitari, di sicurezza degli impianti oltre ai dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio. L’U.P.P.I. si augura che, prima di passare al testo definitivo, vengano inserite queste modifiche.
Erroneamente si crede che gli affitti brevi abbiano causato la gentrificazione di alcuni quartieri centrali essendo più redditizi rispetto a quelli a lungo termine, ma nessun dato va in questa direzione. Tra l’altro va aggiunto che la desertificazione del centro nasce circa 20 anni fa e per altri presupposti come l’eccesso di smog, la mobilità precaria, la mancanza di garage e box, la desertificazione dei piccoli negozi nei quali si poteva fare la spesa a pochi passi dalla propria abitazione.
L’U.P.P.I. chiede dunque con forza alla ministra Santanchè di emanare un provvedimento che accontenti le esigenze di equità fiscale e quelle della piccola proprietà immobiliare, ripensando il testo del decreto e evitando un appesantimento burocratico degli affitti brevi.
Il Segretario Generale dr. Jean-Claude MOCHET
Il Presidente Nazionale avv. Fabio PUCCI