Entro il 16 dicembre, con un’amara novità per molte famiglie, 25 milioni di proprietari di immobili si preparano a versare il saldo Imu, per chiudere così i conti con il 2021 dopo il pagamento dell’acconto di metà giugno.
Nel Dl Fisco l’Imu prima casa viene “avvitata”: in tale emendamento, approvato nelle commissioni Finanze e Lavoro al Senato si stabilisce, infatti, che l’esenzione vale solo per un’abitazione a famiglia anche quando una delle due case si trovi in un altro Comune. Al contrario di quanto previsto ad oggi, i due coniugi non potranno più scegliere di risiedere in due case in Comuni differenti e non pagare così l’Imu.
Si tratta – viene precisato – di una norma che risponde a una sentenza della Cassazione ancora più restrittiva che stabiliva il pagamento dell’Imu per entrambe le abitazioni qualora i coniugi fossero residenti in due immobili diversi. La Confedilizia, dichiara che si poteva fare di più e che avrebbe preferito restasse l’esenzione di entrambe le abitazioni quando, per motivi di lavoro. le famiglie sono costrette ad avere due residenze diverse.