Invocano politiche abitative strutturali efficaci, divenute ormai urgentissime a causa della crisi economica indotta dalla pandemia. Non ne possono più di un Governo che demanda ai privati la soluzione di un problema grande come quello della precarietà abitativa.
Per questo motivo le sigle sindacali del settore casa, tra le quali spiccano Sunia, Sicet Uniat e unione inquilini, hanno convocato per questa mattina, martedì 14 dicembre, alle ore 10,30 presso la “Casa del Volontariato” di Via Filippo Corridoni, a Roma, una conferenza stampa.
Durante l’incontro i sindacati per la casa presenteranno una lettura dei dati sugli sfratti, dei Protocolli sull’emergenza siglati dai Comuni, delle erogazioni dei contributi economici stanziati dalle amministrazioni. Sulla base di queste indicazioni faranno una proiezione degli scenari plausibili, affinché si possa rilanciare una pianificazione strutturale e ripartire dopo questo terribile periodo che ha portato in estrema difficoltà migliaia di famiglie.
Le sigle sindacali offrono la loro lettura del fenomeno della precarietà abitativa, troppo spesso narrata come un problema di carattere individuale o peggio di ordine pubblico. Troppo spesso, infatti, il problema abitativo di tanti è stato ridotto a quello di un singolo inquilino descritto come “scroccone”, e per questo emarginato e additato come il criminale da perseguire. “In una insana guerra tra inquilini e proprietari c’è un grande assente: lo Stato”, scrivono in una nota le sigle sindacali del settore. Precisano: “È il momento di rivolgersi al Governo, soprattutto in riferimento agli stanziamenti del Pnrr, affinché possano rappresentare risorse per tutti e non nuovi fardelli di debito per le future generazioni”.
Fonte: Comunicato Stampa segreterie nazionali SUNIA, SICET, UNIAT, UNIONE INQUILINI