Con il nuovo anno, la redazione di Italia Casa, inizia un ciclo di interviste ai diversi presidenti di associazione di categoria, per delineare non solo le ripercussioni dell’anno appena concluso ma anche analizzare quali saranno gli scogli da superare nel 2021.
Prof. Bica, si conclude un anno che difficilmente verrà dimenticato soprattutto per gli amministratori di condominio. Possiamo fare un breve bilancio?
Per noi è stato un anno contraddistinto da mille difficoltà ed incertezze, ma nonostante tutto il bilancio che l’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili, traccia dell’attività svolta nel 2020, è certamente positivo.
Che conseguenze ha avuto il Covid-19 sotto l’aspetto gestionale dei condomini?
Il Covid 19 ha messo in difficoltà centinaia di aziende ed ha influito negativamente anche sul mondo del condominio: basti pensare ai problemi di organizzazione delle assemblee. A maggior ragione, negli ultimi dodici mesi l’Associazione ha lavorato al fianco degli oltre 13mila soci, potenziando tutti i suoi servizi e accelerando l’impegno sui canali digitali. In particolare, i corsi di formazione si sono trasformati in attività online. Una necessità legata al Covid, che ha incontrato grande apprezzamento da parte degli iscritti.
Quali sono le principali difficoltà incontrate nel 2020?
Nel 2020, il professionista è stato costretto ad affrontare problemi di ogni genere: dalle complicate incombenze legate al Coronavirus all’impossibilità di convocare riunioni in condominio, dalla morosità ormai cronica dei suoi amministrati all’adempimento dei normali obblighi professionali, reso più difficile dalle restrizioni del Covid. Per l’ANAMMI, valorizzare la figura e, al tempo stesso, le nuove responsabilità dell’amministratore è divenuta la vera priorità del 2020.
Cosa ha fatto la vostra associazione per essere sempre a fianco degli amministratori?
A sostegno degli associati abbiamo organizzato circa una cinquantina di webinar, dedicati alle questioni di stringente attualità come il Superbonus e la tutela della salute pubblica in condominio. Inoltre, l’Associazione ha incrementato i servizi di consulenza per gli iscritti, nell’intento di fornire agli amministratori iscritti un servizio di costante informazione e aggiornamento”.
Avete rivolto particolari richieste alle istituzioni?
Abbiamo chiesto alla politica di ascoltarci proponendoci come interlocutore credibile del nostro settore. E per far sentire meglio la nostra voce, abbiamo aderito alla Consulta Nazionale delle Associazioni degli amministratori di condominio. Oggi, possiamo dire che il dialogo con le istituzioni c’è e continueremo a lavorare per mantenerlo vivo. I risultati di tale impegno si sono concretizzati nella proroga del Superbonus al 2022. Tuttavia, molto resta ancora da fare, sempre sul fronte della maxi-agevolazione, tema complesso su cui l’ANAMMI ha delineato, pur nel continuo divenire delle norme, precise linee guida.
L’obiettivo è di aiutare i nostri iscritti nel loro lavoro quotidiano che, a causa della pandemia, sembra diventato una corsa ad ostacoli. Per questa ragione, nonostante i costi notevoli affrontati nell’anno appena concluso, l’ANAMMI ha rinunciato alla revisione della quota associativa, mantenendo a titolo gratuito anche la polizza di responsabilità civile professionale.
Come affronterete il 2021? Con quali auspici?
Purtroppo anche il 2021 si apre all’insegna della lotta al Coronavirus, ma l’Associazione guarda al futuro con ottimismo. Le grandi difficoltà dello scorso anno ci hanno rafforzato e ci consentono di affrontare le sfide del nuovo anno con grinta. Possiamo infatti contare su una compagine associativa forte e competente, che anche nell’anno appena iniziato si impegnerà nel sostegno agli amministratori, quelli già associati e quelli che, in futuro, si avvicineranno a noi.