[A cura di: Confabitare – www.confabitare.it] Le organizzazioni della proprietà edilizia Confabitare Roma e Unioncasa Roma e quella dell’inquilinato Assocasa Roma e Lazio hanno stipulato un Addendum “CoViD” al loro Accordo Territoriale di Roma per le locazioni a canone concordato, per rispondere a nuove necessità contingenti.
“L’Addendum che abbiamo sottoscritto introduce nuove fattispecie di transitorietà per i periodi di emergenza – spiega Eugenio Romey, presidente provinciale di Confabitare -. Ciò in quanto l’Accordo Territoriale, stipulato lo scorso anno, non poteva prevederne alcune venute alla luce con l’emergenza CoViD”.
Fino a ieri, per poter locare gli appartamenti con Contratti Transitori in molti “nuovi casi” legati al CoViD, si sarebbe dovuti ricorrere al cosiddetto “canale assistito”, una procedura complessa che prevede riunioni tra le parti insieme alle loro Organizzazioni della proprietà e dell’inquilinato di riferimento. Qualcosa che in tempi di restrizioni degli spostamenti e di distanziamenti interpersonali aveva creato un “loop” operativo. Questo in quanto i Contratti Transitori a Roma rientrano obbligatoriamente nell’alveo dei “Canoni Concordati”, per cui possono essere stipulati soltanto in base alla specifica normativa.
“Per risolvere questo impasse abbiamo introdotto nuove fattispecie di transitorietà che valgono solo durante i periodi di emergenza”, prosegue Romey.
Un caso da prendere in esame sono, per esempio, gli alloggi destinati ad accogliere turisti, che stanno attraversando un vero e proprio dramma.
Grazie alle novità, da oggi queste dimore possono essere locate in via transitoria da 31 notti fino a 18 mesi bastando soltanto l’esigenza del locatore di rientrare dei costi fissi dell’immobile. Quindi, oltre agli alloggi prima utilizzati per locazioni o sublocazioni brevi/turistiche ai sensi del D.L. 50/2017, potranno usufruire delle locazioni transitorie le strutture ricettive extralberghiere (B&B, Case e Appartamenti per Vacanze, Guest House, Case per Ferie, ecc.), purché l’immobile sia di categoria Catastale da A/1 ad A/11 (esclusa la A/10).
“Abbiamo anche introdotto delle fattispecie di transitorietà specifiche per i conduttori – continua Antonio Carlo De Luca, presidente provinciale di Unioncasa -. Ad esempio per chi, ritenendosi a rischio di contagio, volesse spostarsi dalla propria dimora per tutelare i familiari e prendere in affitto un alloggio per qualche mese, anche vicino casa. Pensiamo soprattutto ai medici ospedalieri o agli infermieri per i quali, peraltro, abbiamo previsto la possibilità di affitto a canoni di favore”.
Fabio Ronghi, segretario provinciale di Assocasa, ricorda che si è pensato anche al mondo dell’istruzione. Ad esempio, molti docenti sono stati chiamati ad incrementare la banca dati delle lezioni in e-learning delle Università, dovendo garantire la presenza quasi quotidiana in Sala Registrazione. Altri necessitano di svolgere la didattica remota, non registrata, cosa per la quale possono non avere una connessione dati di un certo livello, e neppure adeguabile. Conseguentemente il personale docente fuori sede può avere necessità di un appartamento a Roma per qualche mese.
Tali esigenze, prima non previste né prevedibili, sono ora a Roma pienamente soddisfatte, facilitando la possibilità di stipula dei relativi contratti in modalità non assistita, ma solo con la richiesta dell’attestazione di rispondenza.