ACQUA DOMESTICA, UTILITALIA: “INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI PER LA RETE IDRICA”
- Redazione
- 25 gennaio 2016
Il nuovo sistema di regolazione per i servizi idrici approvato dall’Authority per l’energia contiene novità significative e segna un passo in avanti rispetto alla bozza diffusa nella fase di consultazione. Tra queste, l’introduzione di un meccanismo di premi e penalità per le imprese che intendono migliorare la qualità dei servizi. Viene inoltre favorito il processo di aggregazione tra gestioni diverse, consentendo l’attivazione di un’unica proposta tariffaria in caso di accorpamento tra diversi ATO. I parametri di riconoscimento della morosità vengono infine adeguati all’attuale situazione economico-sociale del Paese.
Tuttavia, secondo Utilitalia (Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas) “il nuovo ciclo di regolazione non permette di realizzare l’aumento di investimenti sulle reti e sulle infrastrutture idriche di cui il Paese ha drammaticamente bisogno. Le tariffe italiane sono già tra le più basse d’Europa (un terzo di quelle francesi, un quarto di quelle tedesche, un quinto di quelle scandinave e dei Paesi Bassi). La riduzione ulteriore stabilita dall’Autorità amplifica ulteriormente tale situazione e mette a rischio gli investimenti programmati dalle imprese”.
A giudizio della Federazione, “mancano incentivi per favorire gli investimenti necessari a colmare il gap infrastrutturale sul fronte della depurazione e della tutela ambientale della risorsa idrica, rispetto al quale il nostro Paese è già oggetto di gravi procedure di infrazione e pesanti sanzioni. L’obiettivo che sta cercando di portare avanti il nostro sistema di imprese è quello di superare la media attuale di investimenti, avvicinando progressivamente il nostro Paese ai parametri europei. Questo programma è fortemente a rischio in ragione di una regolazione insufficiente a realizzare l’aumento degli investimenti e di un quadro normativo complesso, con norme sovente inapplicate, che mantiene in vita realtà eccessivamente frammentate e lontane da logiche industriali e sostenibili (abbiamo ancora 2000 gestioni in economia)”.
Di qui l’appello di Utilitaria: “Continueremo a chiedere che siano introdotte misure specifiche per una ripresa degli investimenti non più rinviabili. Si tratta di una responsabilità verso le generazioni future rispetto alla quale nessuno può sottrarsi. Per questo proporremo al Governo di intervenire urgentemente, per individuare le soluzioni necessarie per il passaggio ad una gestione industriale del servizio idrico e dei servizi pubblici locali in generale, condizione indispensabile per realizzare le opere prioritarie e irrinunciabili per la tutela ambientale e per la crescita sostenibile del Paese; nonché all’Autorità di procedere velocemente con l’attivazione della regolazione della qualità commerciale e tecnica del servizio e con l’introduzione di ulteriori misure specifiche di sostegno alle aggregazioni. A entrambi chiederemo, infine, misure idonee a garantire gli investimenti nelle opere indispensabili nel settore idrico”.