[A cura di: Emiliano Guarneri, segretario Sunia Roma – Paolo Rigucci, segretario Sicet Roma] “Il bando per il contributo straordinario all’affitto, legato all’emergenza COVID 19, e già stato pubblicato dal Comune di Roma con grave ritardo, e rischia di subirne ulteriori.
Oggi, a bando chiuso e dopo che il dipartimento per le risorse umane del Comune aveva lanciato un bando interno per reclutare 50 persone dai vari dipartimenti da destinare alla lavorazione delle oltre 49.000 domande pervenute, da fonti interne apprendiamo che le risposte ottenute dall’amministrazione sono per 3 (tre!) posizioni.
Avevamo già espresso forti preoccupazioni e perplessità su come il Comune di Roma, in un momento di grandi sofferenze e di grandi necessità della cittadinanza, stesse gestendo il cronico sottodimensionamento del dipartimento delle politiche abitative.
Questo ora rischia di diventare il collo di bottiglia della procedura (iniziata dalla Regione Lazio con rapidi stanziamenti economici e semplificazioni burocratiche) e l’impedimento all’erogazione dei buoni per un tempo indeterminato.
Come avevamo pronosticato già dal mese di aprile, il numero di domande pervenute dimostra che a Roma oltre un terzo dei cittadini in affitto è entrato in sofferenza col pagamento del canone.
Senza un intervento immediato di sostegno per il pagamento delle mensilità di canone relative ai mesi di “lockdown”, si prospetta per la prossima stagione una impennata di sfratti per morosità che sarebbe letale per la già complessa gestione del disagio abitativo e dell’emergenza in città.
Non ci possiamo permettere che le lentezze organizzative e burocratiche dell’Amministrazione Comunale, impediscano ai cittadini di ottenere quanto già stabilito con precise norme regionali già finanziate.
Chiediamo quindi al Comune di Roma, di provvedere all’erogazione del bonus a chi ha fatto la domanda on-line (circa 44.000) che, nella compilazione stessa, ha dimostrato e dichiarato di averne diritto, e di anticipare le somme a chi ha fatto la domanda cartacea (circa 5.000), riservandosi di esaminarne i requisiti successivamente”.