[A cura di: Ape Confedilizia Torino – www.apetorino.it] In materia di locazioni, alcune proposte sentite negli ultimi giorni sono semplicemente impercorribili.
Ci troviamo di fronte ad una situazione di emergenza assoluta, dove è necessario che ciascuno faccia la propria parte senza fughe in avanti e senza fare a gara a chi parla più forte o a chi propone soluzioni al fine di acquisire visibilità.
Nel caso dei contratti di locazione i soggetti interessati devono trovare una via di intesa che non sia eccessivamente penalizzante per entrambe le parti.
È necessario, innanzitutto, tenere separate le locazioni commerciali dalle abitative. I conduttori commerciali possono già dedurre il 60% del canone nella propria denuncia dei redditi. È necessario, inoltre, che il problema sia esaminato in sede nazionale con la partecipazione di tutti gli attori interessati (Associazioni dei proprietari, degli inquilini e del Governo).
Con l’assistenza delle associazioni di categoria e caso per caso possono essere valutati nuovi accordi senza la necessità di una riduzione generalizzata dei canoni. Quello che serve è un impegno molto serio e forte da parte dello Stato a sostegno degli inquilini ed anche un intervento in termini di riduzioni fiscali per i proprietari.
Confedilizia, in altri termini, ritiene che in sede centrale possano essere date delle direttive di massima che dovranno essere applicate con intelligenza caso per caso e sia a livello nazionale, che locale e si mette a disposizione per discutere le proprie proposte.