Affitti, il Sunia: “Il fondo morosità non risolve il disagio abitativo”
[A cura di: Daniele Barbieri – segretario generale Sunia] Il decreto ministeriale con il quale si ripartiscono i 60 milioni del fondo per le morosità incolpevoli tra le Regioni contiene elementi significativi di novità per allargare la platea dei beneficiari e snellire le procedure di assegnazione dei contributi, ma lo strumento rimane un intervento emergenziale che agisce a valle del disagio abitativo e non a monte per eliminare o attenuare le difficoltà delle famiglie nel pagamento di canoni troppo spesso elevati per le loro condizioni economiche. Per questo il Sunia ribadisce la necessità di rifinanziare e stabilizzare il Fondo di sostegno alla locazione che il Governo ha colpevolmente azzerato nella legge di Stabilità per il 2016.
Con la prossima legge di Stabilità questo importante strumento deve essere ripristinato e deve far parte di un pacchetto di provvedimenti sulla casa che abbiano le caratteristiche di un approccio non episodico al disagio abitativo. Un piano pluriennale di edilizia a canone sociale, una revisione dell’attuale modello di social housing che non ha funzionato ed è solo congeniale a ripercorrere la proprietà della casa come soluzione, una stabilizzazione del sistema fiscale sull’ affitto che contempli una significativa detrazione del canone pagato dai redditi degli inquilini, sono sinteticamente i punti che dovrebbero essere oggetto di un provvedimento organico. La stessa apertura presso il Ministero delle infrastrutture del tavolo per il rinnovo della Convenzione nazionale per il canale concordato, rinnovo atteso da oltre 13 anni, avrebbe un significato ancor più importante se accompagnato da questi provvedimenti