Nuovo capitolo della storia infinita sulla potenziale apertura della professione di amministratore condominiale anche agli agenti immobiliari in ossequio al dettato della legge europea 2018. A scriverlo, questa volta, è il viceministro dello Sviluppo Economico Dario Galli, in risposta ad una interrogazione a firma del Senatore Franco Dal Mas di Forza Italia.
Come sottolineato dalla Fiaip, nella sua risposta il viceministro Galli ha ribadito come: “… su iniziativa del Mise è stato inserito, nella legge europea 2018, legge 3 maggio 2019, n.37 (pubblicata su Gazzetta Ufficiale n. 109 dell’11 maggio 2019) l’articolo 2 con Disposizioni in materia di professioni di agenti d’affari in mediazione con l’obiettivo di aprire l’accesso della professione alle fattispecie regolate dalla legge n. 39/1969 rimuovendo le clausole di incompatibilità all’esercizio previste dalla legislazione vigente, ormai superate in relazione alla libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione europea e da considerare non conformi alla direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali”.
Positiva, come prevedibile, la reazione della Fiaip, secondo il cui presidente nazionale, Gian Battista Baccarini (in foto), “quanto dichiarato dal viceministro Galli è completamente in linea con la necessità delle agenzie immobiliari italiane e delle altre realtà che compongono la filiera dell’immobiliare, di eliminare le barriere dell’incompatibilità. Ora speriamo che anche gli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico parlino la stessa lingua, in quanto non più di una settimana fa, anche se in un documento senza valore legale, la Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, divisione VI – registro imprese, regolazione e servizi digitali alle imprese del MISE si era espressa invece per il mantenimento delle incompatibilità”.