Anagrafe immobiliare integrata. Questo l’oggetto dell’audizione del Consiglio Nazionale del Notariato in Commissione Bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria. Un tema delicato, in quanto le banche dati pubbliche immobiliari assolvono una funzione caratteristica e fondamentale in ordine alla sicurezza giuridica nel mercato immobiliare.
Come si legge in una nota ufficiale, nel corso dell’audizione il Notariato ha proposto, in qualità di controllore dei dati immobiliari immessi telematicamente nei registri, modifiche che possano ulteriormente migliorare lo sviluppo dell’Anagrafe Immobiliare Integrata (A.I.I.), oggi attiva in via sperimentale presso 117 comuni.
IL RUOLO DELL’ANAGRAFE
L’A.I.I. si pone l’obiettivo di descrivere compiutamente gli immobili e i loro legami con diritti e soggetti, garantendone il costante aggiornamento, attraverso l’integrazione nativa dei dati e dei processi di aggiornamento di cui dovrà essere assicurata la consistenza intrinseca. Se, dunque, questo è l’obiettivo perseguito dal legislatore, secondo il Notariato “appare evidente come il suo perseguimento potrebbe essere facilitato se, anziché costruire detta (nuova) banca dati integrata come un archivio di secondo livello, alimentato mediante il prelievo dei dati dai registri catastali e da quelli di pubblicità immobiliare, si impostasse l’Anagrafe Immobiliare Integrata come una banca dati alimentata direttamente attraverso il Modello Unico Informatico”.
MODELLO UNICO INFORMATICO
Introdotto nel 2001 a livello sperimentale e definitivamente entrato in esercizio nel 2007, il Modello unico informatico ha comportato sia dal punto di vista tecnico che da quello dei risultati e delle conseguenze una profonda innovazione nella gestione delle banche dati della Pubblica Amministrazione, anche grazie al contributo tecnologico offerto dal Notariato. Il nostro Paese è oggi infatti uno dei pochi al mondo nei quali si può ottenere in poche (se non pochissime) ore ed in perfetta sicurezza, il trasferimento di un immobile (con relativa trascrizione e voltura), come riconosciuto a livello internazionale dai Rapporti Doing Business sin dal 2011.
DDL CONCORRENZA
Nel corso dell’audizione il Notariato ha anche ricordato come l’eventuale approvazione da parte del Parlamento dell’art.28 del disegno di legge annuale di concorrenza, con l’estensione della facoltà di autentica per determinati atti immobiliari anche a professionisti diversi dal notaio, oltre alle altre criticità, finirebbe per rendere non attuabile l’obiettivo dell’Anagrafe Immobiliare Integrata così come oggi progettata, mettendo altresì a forte rischio la stessa efficacia dell’attività amministrativa ormai avviata per la riforma del Catasto. Certezza ed affidabilità delle risultanze dei registri immobiliari costituiscono strumenti di protezione degli interessi coinvolti, i quali non sono solo quelli dei soggetti concretamente interessati alla singola formalità, ma anche quelli generali della collettività alla sicurezza dei traffici giuridici.