Pollice su da parte di Anima Confindustria Meccanica rispetto all’ultima versione del Superbonus (per approfondire si veda qui), così come perfezionata dal passaggio in Commissione Bilancio della Camera prima di ricevere il via libera dell’Aula di Montecitorio (avvenuto mercoledì 8 luglio, con voto di fiducia) e in attesa della conversione definitiva in legge del Dl Rilancio che la contiene, mediante il voto positivo del Senato che dovrà esprimersi entro il 18 luglio.
Nel mentre, Anima Confindustria Meccanica plaude, appunto, alle misure contenute nella conversione del DL Rilancio che hanno modificato i meccanismi di agevolazioni, incentivi e misure fiscali in materia di efficientamento energetico. Allo stesso tempo, esprime “apprezzamento per la fattiva collaborazione, e per la discussione aperta e franca con le istituzioni, avvenuta nella fase di conversione in legge, che hanno portato a una misura coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale”.
Il nuovo Ecobonus, come rimarcato da Anima, “si estende a molte delle tecnologie rappresentate dalla Federazione che, con in prima linea le proprie associazioni ha fortemente auspicato l’adozione di una misura shock per tutto il complesso comparto dell’impiantistica legata all’edilizia, che alimenta una filiera di centinaia di migliaia di lavoratori ed è da sempre votata a offrire soluzioni ad alta efficienza energetica e green. Molto importanti, inoltre, i chiarimenti sulla possibilità di fruire della cessione del credito per ogni stato avanzamento lavori e l’eliminazione del requisito sul doppio salto di classe per edifici sottoposti a particolari vincoli”.
“Rimane tuttavia il rammarico – puntualizza Anima Confindustria Meccanica in una nota – di non essere riusciti ad ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari, ad esempio estendendo il Superbonus agli appartamenti nei condomini e a ulteriori soggetti diversi dalle persone fisiche, ma siamo consapevoli dei limiti sulle coperture economiche e confidenti che questa misura possa costituire un volano di crescita per il nostro Paese, con l’auspicio che duri nel tempo e che magari possa essere ulteriormente rafforzata in un secondo momento. Infatti, non possiamo non menzionare le potenzialità in ambito di edilizia non residenziale e industriale. Proprio con questo approccio pragmatico auspichiamo anche che i provvedimenti attuativi vengano pubblicati al più presto così da non generare incertezze oltre alle comprensibili aspettative del mercato”.
Da parte propria, Anima Confindustria evidenzia di aver partecipato attivamente sia prima sia durante la fase di conversione evidenziando le proposte e le necessità dei comparti rappresentati ai rappresentanti del Governo e del Parlamento. In questo contesto ha dato il proprio contributo per arrivare a una misura in grado perseguire gli obiettivi di miglioramento dell’efficienza, riduzione dei consumi, diminuzione dell’impatto ambientale, convinta dell’efficacia di strumenti di incentivi e misure fiscali come il nuovo Ecobonus, come volano per rilanciare il settore dell’edilizia e dell’industria legata all’efficienza energetica. Allo stesso modo, la speranza è di restare un punto di riferimento già nel futuro immediato per quanto riguarda la fase attuativa”.