A causa dell’attacco hacker di agosto subìto dal gruppo GSE, l’Arera ha deciso di spostare al primo aprile 2023 la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (STG) per le microimprese e per i clienti non domestici, fra questi ultimi rientrano i condomini, ma anche le associazioni di volontariato.
Secondo quando previsto dalla legge sulla concorrenza del 2017, microimprese e condomini avrebbero dovuto abbandonare il mercato Tutelato a partire dal primo gennaio 2023, ora avranno qualche mese in più.
La proroga decisa da Arera, necessaria per permettere l’espletazione delle gare relative al Servizio di tutele graduali, si è tradotta in un prolungamento di fatto del mercato tutelato, ma non è una vera proroga. Perché questa ci sia, come chiedono associazioni di consumatori e imprese, sarà necessario un intervento legislativo, come già avvenuto per il mercato tutelato del gas prorogato al 10 gennaio 2024 da una norma inserita nell’ultimo decreto Aiuti (il quater).
Al momento, come chiarisce Arera: “nel periodo tra il 1° gennaio 2023 e il 1° aprile 2023 le microimprese e i clienti non domestici che ancora non avranno scelto un venditore del mercato libero, saranno serviti transitoriamente ancora dal proprio esercente la Maggior tutela, alle stesse condizioni, con continuità della fornitura”. Chi invece, fra microimprese e utenze non domestiche, ha già scelto di aderire a un contratto a condizioni di libero mercato, nel periodo della proroga cioè dal primo gennaio 2023, non potrà chiedere il rientro nel servizio di maggior tutela.
Nel frattempo, fra il 21 e il 25 novembre, sono state fissate le gare. Sono poi “necessari tre mesi dalla pubblicazione dei relativi esiti per il trasferimento dei clienti ai nuovi esercenti le Tutele Graduali”. Sempre in tema di “mercato tutelato” un altra notizia arriva dall’Antitrust che ha sanzionato Enel Energia e altre società (Conseed S.r.l. e Seed S.r.l., Zetagroup S.r.l. New Working S.r.l., Run S.r.l. e Sofir S.r.l.) con una multa di oltre 5 milioni complessivi per pratiche ingannevoli nella vendita di servizi energetici.
In particolare, per spingere gli utenti ad abbandonare i loro contratti tutelati di fornitura passando al libero mercato, si diffondeva un messaggio preregistrato e ingannevole sulla fine della tutela, data come imminente o già avvenuta. Enel (colpita da una sanzione di 3 mln) proporrà ricorso al Tar e smentisce le accuse. “Enel Energia si vede sanzionata per fatti” di soggetti terzi – afferma la società in una nota – “e senza prova di una corresponsabilità diretta”.
Agenzia Ansa