Ritornando sulla polemica relativa alla presunta tassa sull’ascensore, Anacam ha snocciolato alcuni dati relativi a incidenza e tipologia di infortuni connessi al malfunzionamento degli impianti, specificando che secondo i dati assicurativi, il 68 per cento degli infortuni agli utenti degli ascensori è dovuto alla caduta per inciampo nello scalino o per urto con le porte automatiche.
L’associazione sottolinea che, “A differenza di altri Paesi europei, l’Italia non conosce il numero esatto degli ascensori in esercizio, in quanto non esiste un registro nazionale e i Comuni, cui devono essere comunicati i dati relativi alla nuove installazioni, non hanno alcun obbligo o incentivo a comunicare i dati in proprio possesso ad un referente nazionale. Di conseguenza, non si hanno neanche dati ufficiali relativi ai sinistri che si verificano sugli ascensori”.
Da questa premessa emerge che le principali fonti di informazione in materia di sinistri sono le assicurazioni. Inail, però, pur ricevendo tutte le denunce di infortuni dei lavoratori che operano sugli ascensori, non è in grado di estrapolare i dati di stretta pertinenza del comparto ascensoristico, in quanto confusi in categorie e codici che comprendono numerosi comparti diversi tra loro. Per quanto riguarda gli infortuni agli utenti, invece, le informazioni sono reperibili presso le assicurazioni private; non è facile, tuttavia, disporre di un dato nazionale a causa dell’elevato numero di compagnie con polizze RC a copertura dei rischi sia dei proprietari di fabbricati sia dei manutentori/installatori di ascensori.
GLI INFORTUNI
Pur con tutte queste difficoltà, C.A. Broker srl – società di brokeraggio assicurativo da lungo tempo operante nella copertura dei rischi assicurativi delle società ascensoristiche e intermediatrice di una polizza RC in convenzione con l’Anacam – ha messo a disposizione dell’associazione un’analisi dei sinistri occorsi ai propri assicurati nel periodo 2010-2015. Tali dati sono, ovviamente, parziali, ma significativi perché relativi a circa 170 imprese di manutenzione per un numero di impianti assicurati di circa 110.000/120.000 unità, pari a circa il 13% del parco impianti nazionale.
Ecco i dati principali:
* Numero sinistri: 335 di cui 11 per infortuni a operai e 324 per danni a terzi;
* Incidenti gravi e/o mortali: 8
Per quanto riguarda i 324 sinistri per danni a terzi, è possibile suddividerli in 2 macro-categorie: danni a cose e danni a persone. Per i danni a cose sono stati registrati nel periodo 99 sinistri, verificatisi quasi esclusivamente durante l’esecuzione di lavori.
I restanti 225 sinistri sono relativi a danni a persone e possono essere classificati in base alla causa del danno:
* Dislivello: 102 sinistri (45,3%)
* Chiusura porte: 51 sinistri (22,7%)
* Discesa rapida cabina: 15 (6,7%)
* Altre cause: 57 (25,3%)
Il 68% degli infortuni agli utenti degli ascensori è dovuto, quindi, alla caduta per inciampo nel gradino che si forma tra pavimento della cabina e piano di sbarco e per urto con le porte automatiche in movimento. Proprio le cause di infortunio che il provvedimento all’esame del Governo si prefigge di eliminare sui vecchi impianti ancora privi dei moderni dispositivi di sicurezza.