L’Università Iuav di Venezia ha firmato due protocolli di intesa con ENS Veneto (Ente nazionale sordi) e Unibo (Università di Bologna) per condurre una ricerca congiunta sull’accessibilità degli ascensori da parte delle persone con disabilità, in particolare con disabilità uditive, che oggi nel mondo sono circa 70.000.000.
Un gruppo di lavoro inter-disciplinare – composto da Iuav (area di Tecnologia dell’architettura) e Unibo (area di Psicologia) con la preziosa collaborazione di ENS Veneto – ha allestito un laboratorio sperimentale per testare le più sicure e confortevoli modalità di uso di un ascensore, che è il mezzo di eliminazione delle barriere architettoniche per antonomasia.
Attualmente, gli ascensori non soddisfano le esigenze di sicurezza dei sordi: la comunicazione con l’esterno è preclusa in caso di guasto tecnico o arresto della cabina, poiché avviene con un combinatore telefonico (quindi audio).
Oltre allo stato di emergenza nell’uso dell’ascensore, sono in discussione anche l’uso intuitivo dei comandi, l’illuminazione della cabina e la dimensione del suo spazio interno. La sordità, infatti, implica un rapporto con lo spazio che privilegia l’elevata visibilità, la luce, i colori, la chiarezza di scritte e simboli, una posizione frontale rispetto agli elementi significanti.
La ricerca avviata da Iuav insieme ai partner approfondisce e sottopone a verifica sperimentale le esigenze delle persone sorde per definire requisiti di accessibilità aggiornati, che meglio rispondano alla disabilità della sordità, anche nella prospettiva di un miglioramento delle norme tecniche.
La collaborazione con ENS Veneto si è rivelata fondamentale per l’inquadramento della ricerca e lo sviluppo delle idee e degli obiettivi più urgenti. La collaborazione prosegue anche con la verifica sperimentale che viene condotta con persone sorde e ipoudenti.
Comunicato Stampa Università Iuav di Venezia