Terzo rialzo consecutivo per la bolletta gas delle famiglie ancora in tutela, quelle cioè che beneficiano di forniture con condizioni contrattuali e prezzi stabiliti dall’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente.
Dopo gli aumenti di agosto e settembre, l’Authority, nel consueto aggiornamento mensile, ha segnalato un +12% per i prezzi dei consumi di ottobre.
L’incremento era atteso ed è dovuto alla risalita, lo scorso mese, delle quotazioni all’ingrosso, sulle quali hanno inciso anche le nuove tensioni geopolitiche, che hanno condizionato la cosiddetta “CMEMm”, la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento.
Dunque, il prezzo del gas continua a salire. Ma la variazione, secondo Arera, rientra nel contesto dei previsti aumenti legati alla stagionalità.
A incidere sull’aumento registrato nel complesso in bolletta, non c’è solo l’incremento della spesa per la materia gas (+7,9%), ma anche quello dei costi per il trasporto e la gestione del contatore (+4,1%), su cui ha pesato anche l’andamento crescente, tipico della stagione invernale, degli oneri di stoccaggio per assicurare la piena funzionalità dei depositi nel periodo invernale, che è quello di maggior utilizzo. Sono invece rimasti invariati gli oneri generali, sui quali continuano a incidere le misure di alleggerimento che il Governo ha deciso di estendere anche all’ultimo trimestre dell’anno, quali l’azzeramento delle voci parafiscali e la riduzione dell’Iva al 5 per cento sul gas sia per gli usi civili sia per quelli industriali.
Il nuovo rialzo preoccupa le associazioni dei consumatori. “L’aumento delle tariffe del gas è peggiore di ogni previsione – è il commento di Assoutenti – ed equivale a una maggiore spesa di 159 euro a famiglia su base annua, con la bolletta del gas che, ai nuovi prezzi, raggiunge quota 1.486 euro a nucleo (nel periodo 1 ottobre 2023-30 settembre 2024). Inoltre, se si considera anche la spesa per la luce, salita del 18,6% nell’ultimo trimestre dell’anno con la bolletta media a 764 euro, il conto complessivo per luce e gas a carico di una famiglia del mercato tutelato raggiunge quota 2.250 euro annui”.
Per Coldiretti, la spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché “riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’inverno”.
L’Unione Nazionale Consumatori parla, invece, di “disastro annunciato. È una mera speculazione senza se e senza ma, i mercati approfittano di ogni pretesto per guadagnare più che possono”.
Mentre il Codacons sottolinea che “l’aumento non fa ben sperare in vista del periodo invernale, quando cioè si concentra l’80% dei consumi di gas delle famiglie”, e torna a chiedere a gran voce al Governo di prorogare il mercato tutelato almeno per tutto il 2024.