“Insufficiente la proroga del mercato tutelato dell’energia per condomini e microimprese ad aprile 2023”. Così. in una nota. il Codacons. “Nei giorni scorsi avevamo lanciato l’allarme per i condomini che, a partire da gennaio 2023, avrebbero subito lo stop del mercato tutelato della luce – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Un cambiamento che avrebbe provocato il caos nel settore dei condomini, già oggi in gravi difficoltà nel pagamento delle utenze energetiche. Il problema, tuttavia, è che il caro-bollette farà sentire i suoi effetti anche nel 2023 e, considerate le tariffe astronomiche in vigore sul mercato libero (+329% su base annua ad ottobre), riteniamo il provvedimento di Arera insufficiente: il mercato a maggior tutela deve essere prorogato per tutto il 2023 e per tutte le categorie di utenti, compresi condomini e microimprese, in modo da mettere al riparo le utenze dagli abnormi incrementi delle tariffe energetiche” conclude Rienzi.
“Ottima notizia, ma non basta! Dopo la nostra denuncia che i condomìni erano inspiegabilmente considerati microimprese, per loro la data deve essere uguale a quella delle famiglie, ossia 10 gennaio 2024 e non 1 aprile 2023”. Così l’Unione nazionale consumatori commentando la decisione dell’Arera di prorogare al primo aprile 2023 la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (Stg) per le microimprese e per i clienti non domestici. “Per questo urge una modifica del dl Aiuti quater, che oltre a rinviare la fine tutela del gas, come ha fatto, deve prorogare anche quella per chi risiede in un palazzo e che non può essere discriminato solo perché non abita da solo” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori. “Una disparita di trattamento vergognosa! E’ assurdo che ci sia una diversità per la luce le scale, giardino, ascensore, garage e cantine per il solo fatto di abitare in una villa o in un condominio. Una ingiustizia che riguarda anche le associazioni di volontariato”, conclude Vignola.