[A cura di: ARERA – www.arera.it] Dopo l’abolizione del mercato tutelato dell’energia fatta slittare dal Milleproroghe al 1° gennaio 2022, ecco un’altra buona notizia per gli utenti domestici: nel primo trimestre del 2020, infatti, per la famiglia tipo le bollette dell’energia elettrica faranno registrare un calo del -5,4%, a fronte di un rincaro dello 0,8% di quelle del gas.
A comunicarlo è l’Arera, secondo le cui proiezioni, nell’anno scorrevole compreso tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020 la spesa media delle famiglie, sul fronte della luce, sarà di 544,2 euro, con una variazione del -2,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (corrispondente a un risparmio di circa 16 euro/anno); mentre nello stesso periodo, l’esborso per la bolletta del gas sarà di circa 1.040 euro, con una variazione del -9,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 109 euro/anno.
In totale, dunque, il risparmio ammonterà a 125 euro in un anno.
Con il primo aggiornamento valido per il nuovo anno viene completata la riforma delle tariffe domestiche, eliminando il gradino che ancora era presente nella struttura dei soli oneri generali di sistema. La riforma delle tariffe domestiche, in un percorso di gradualità, è stata definita dall’Autorità in attuazione del decreto legislativo n.102/14, ed aveva già eliminato la progressività dalle tariffe dei servizi di rete (trasmissione e distribuzione), nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di allineamento della struttura delle tariffe ai costi del servizio.
Il completamento di questa riforma – come illustra Arera – “permette di rimuovere la penalizzazione alla diffusione di tecnologie più efficienti come le pompe di calore, le piastre a induzione e i veicoli elettrici”. Nella medesima prospettiva, sono state prorogate anche al 2020 le agevolazioni per il cambio di potenza del contatore elettrico con costi ridotti. I clienti – che possono ormai scegliere la ‘taglia’ di potenza più adatta al proprio stile di consumo – potranno ancora beneficiare nel mercato tutelato della riduzione dei costi ‘una tantum’ e dei contributi previsti per i singoli ‘scatti’.
Per le famiglie in stato di bisogno va ricordata l’importante agevolazione dei Bonus sociali, resi automatici in bolletta dal 2021 per tutti gli aventi diritto. Una novità approvata nel recente Decreto Fiscale, più volte richiesta dall’Arera a Governo e Parlamento, che garantirà l’accesso agli aiuti sulla spesa energetica, senza aggravi burocratici, a 2,6 milioni di famiglie.
Tornando alle variazioni in bolletta per il primo trimestre 2020, esse riflettono sia la debolezza della congiuntura economica, sia temperature stagionali miti. Ciò è vero, in particolare, per il mercato del gas naturale, determinante anche per la produzione elettrica. In questo infatti, nonostante il calo della produzione europea e i rischi di natura geopolitica per gli approvvigionamenti extraeuropei, si registrano quotazioni contenute anche in ottica prospettica (nonostante la stagione invernale), supportate da abbondanti arrivi di gas liquefatto in Europa e dagli elevati livelli degli stoccaggi.
Per l’energia elettrica la riduzione finale è il risultato del calo dei costi della materia energia (-2,6% sulla spesa della famiglia tipo) e della forte diminuzione della componente degli oneri generali di sistema (-2,8%), determinata da una riduzione dell’elemento A3 per gli incentivi alle rinnovabili e di alcuni elementi di A-Rim, resa possibile dal buon andamento nella gestione dei conti di cassa, dalla revisione dei fabbisogni e dal ripristino della piena normalità dopo le azioni di recupero per le scelte pro-consumatori del 2018. Complessivamente stabili le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura), che tengono conto degli aggiornamenti appena approvati di metà periodo regolatorio.
Si arriva così al -5,4% per l’utente tipo in maggior tutela.
Per il gas naturale l’andamento è sostanzialmente determinato da un leggero aumento della spesa per la materia prima (+1,3% sulla spesa della famiglia tipo), legata principalmente alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre invernale, controbilanciato da un calo delle tariffe regolate di trasporto e distribuzione (-0,4%), reso possibile dalla revisione delle regole tariffarie di periodo e da un leggero calo anche per gli oneri generali (-0,1%).
Si arriva così al +0,8% per l’utente tipo in tutela.
“Il dato appena diffuso – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – conferma la correttezza delle scelte operate in passato. L’approccio progressivo di riforma ha permesso di evitare ripercussioni sui consumatori, pur nella invariata difficoltà di dover gestire una importante componente para-fiscale nella composizione della tariffa”.