Una volta effettuato il pagamento, le bollette e le relative ricevute devono essere conservate, in quanto rappresentano un documento necessario per evitare inconvenienti. Può infatti accadere che l’autorità di riferimento richieda il pagamento di un importo già riscosso e l’utente non sia in grado di attestare la regolarità perché non più in possesso di un documento che certifica l’erogazione effettuata.
Ai sensi dell’art. 2934 del Codice civile, il diritto a richiedere il pagamento si estingue a seguito di prescrizione, quindi dopo che sia trascorso un determinato periodo di tempo. Periodo di tempo variabile, in relazione alla prestazione richiesta e al tipo di pagamento.
In particolare, per i pagamenti da eseguirsi periodicamente, ossia annualmente o in termini più brevi, il periodo di prescrizione previsto dall’art. 2948 del codice civile è sempre stato di cinque anni. E tuttora è di cinque anni il termine di prescrizione delle bollette telefoniche. Sono invece cambiati i termini di prescrizione per le bollette di luce e gas. Negli ultimi anni infatti, in seguito alle direttive dell’Autorità di Regolazione per Energia reti e ambiente (Arera), le leggi di bilancio 2018 e 2019 hanno abbassato il termine di prescrizione a due anni, che vale anche per le bollette dell’acqua se successive al 2020 (rimane il termine di conservazione di cinque anni per quelle anteriori al 2020).
Dopo le recenti modifiche normative, dunque, i tempi di conservazione delle bollette variano in base al tipo di utenza e alla data del documento.
Pertanto, ora i tempi di conservazione delle bollette e delle relative attestazioni di pagamento sono:
Per le bollette dell’energia elettrica:
– 2 anni nel caso in cui la bolletta abbia una data uguale o successiva al 2 marzo del 2018;
– 5 anni se la bolletta ha una date anteriore a quella del 2 marzo 2018;
– 10 anni se nella bolletta è compreso anche il pagamento del canone RAI.
Per le bollette del gas:
– 2 anni se il documento risale a una data uguale o successiva a quella del 2 gennaio 2019;
– 5 anni se la bolletta ha una data posteriore a quella del 2 gennaio 2019.