Parte il credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per gli interventi previsti dal bonus acqua potabile 2021 e l’Agenzia delle Entrate stabilisce quali sono le regole per poter fruire dell’agevolazione.
Con il Provvedimento pubblicato il 16 giugno dall’Agenzia delle Entrate sono state rese note le regole e i criteri del Bonus Acqua potabile 2021 introdotto dall’ultima Legge di Bilancio, attraverso cui è stato fissato un limite di importo complessivo pari a 5 milioni di euro l’anno.
Il bonus acqua 2021 è una misura che si integra perfettamente con il processo di transizione ecologica messo in moto dal governo Draghi e ha lo scopo di razionalizzare il consumo d’acqua e ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica.
Si tratta, quindi, di un credito d’imposta pari al 50% relativo alle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare con lo scopo di migliorare la qualità dell’acqua erogata dagli acquedotti e destinata al consumo umano. Rientrano nell’agevolazione le spese destinate a tali interventi e sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Al bonus acqua potranno accedere:
L’importo massimo della spesa su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
Il Provvedimento, inoltre, chiarisce che il credito d’imposta del 50% è garantito fino a concorrenza della somma stanziata dalla Legge di Bilancio 2021, difatti, nel caso in cui l’importo complessivo dei crediti d’imposta spettanti dovesse superare il plafond stanziato di 5 milioni di euro l’anno, i singoli crediti d’imposta saranno riconosciuti in una percentuale inferiore al 50%, poiché riproporzionati in base al fondo disponibile.
Per poter fruire del bonus acqua potabile, è necessario che le spese sostenute vengano documentate attraverso fattura o documento commerciale dove figuri il codice fiscale di colui che richiede il credito. Il pagamento, inoltre, dovrà essere effettuato attraverso modalità tracciabili. Il bonus acqua potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24 oppure, per quanto concerne le persone fisiche, tramite dichiarazione dei redditi.
Inoltre, per quanto concerne le modalità di richiesta, tutta la documentazione andrà presentata all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese, attraverso l’apposito modulo reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e utilizzando i canali telematici a disposizione per presentare la domanda.
Deborah Maria Foti Ufficio Stampa ANAPI