Dal primo aprile 2024 sono diminuiti i beneficiari ed è sceso l’importo del bonus per disagio economico applicato in automatico sulle bollette di luce e gas.
Inoltre, accanto alla perdita del bonus per qualcuno e alla sua riduzione per altri, le bollette saranno più care. Questo a causa dell’incremento degli oneri di sistema, dovuto al ritorno dell’Iva ordinaria per le bollette del gas, scattata a inizio anno.
Si ricorda che il bonus sulle bollette di luce e gas fino al primo trimestre 2024 era riconosciuto ai nuclei familiari con Isee fino a 15 mila e con Isee fino euro, 30.000 nel caso di nuclei più numerosi.
Dal primo aprile 2024, invece, il bonus viene applicato in automatico solo alle famiglie con disagio economico che soddisfano i seguenti requisiti:
– Isee fino a 9.530 euro;
– Isee fino a 20.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico.
Inoltre, mentre fino allo scorso mese di marzo il valore del bonus sociale per le bollette dell’energia elettrica è stato riconosciuto aggiungendo al contributo ordinario quello straordinario, dal primo aprile il contributo straordinario è stato eliminato.
Pertanto lo “sconto” che d’ora in avanti sarà applicato ai beneficiari del bonus sarà decisamente inferiore.
Per fare un esempio, se prima il bonus totale per una famiglia di due componenti arrivava a 220,10 euro annui, adesso sarà di 142,74 euro annui. Mentre per un nucleo composto da 3 o 4 persone passa da 285,83 euro a 183 euro.
Ma non é solo l’addio al contributo straordinario a comportare un aumento degli importi dovuti in bolletta.
Come spiegato da Staffetta Quotidiana, tra le ragioni per cui nei prossimi mesi il conto da pagare per le bollette potrebbe essere più alto, devono anche essere considerati:
– aumento degli oneri generali di sistema. In particolare il costo maggiore è quello dovuto per finanziare gli incentivi per le rinnovabili che sarà pari al 17%, circa 3 centesimi al kWh (con l’aggiunta delle tasse). Se aggiungiamo le altre voci, tra cui quella destinata proprio a finanziare il bonus elettrico, per gli oneri di sistema è previsto un incremento del 19%, circa 4,2 centesimi al kWh. Se si considera un consumo medio di 2.700 kwh l’anno, per le famiglie ne risulterà un aumento annuo di 113 euro circa;
– aumento delle tariffe di rete, con “incremento delle componenti addizionali della tariffa di trasporto Crv relative al sistema di settlement e di interrompibilità”;
– adeguamento della componente tariffaria UG3FT (con la quale viene alimentato il Fondo riconoscimento fornitori di ultima istanza) a causa dell’aumento previsto degli oneri di morosità che Snam sta sostenendo (in particolare per questione di Ilva).
A partire dal primo aprile è cambiato anche il valore del bonus gas, ma i nuovi importi non sono stati ancora comunicati da Arera.
Per quanto riguarda il gas, però, Staffetta Quotidiana, spiega che da aprile a ottobre viene azzerato il corrispettivo (CRVos) relativo allo stoccaggio del gas, in quanto applicato solamente nelle mensilità invernali.