La Legge di Bilancio 2022, con il comma 29 dell’articolo 1, esonera dall’obbligo di produrre l’attestato di congruità delle spese e il visto di conformità gli interventi di edilizia libera e quelli di importo inferiore ai 10.000 euro per i quali si usufruisce dei bonus fiscali sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito, obbligo introdotto dal DL Antifrode, trasfuso nella Legge di Bilancio per la conversione.
Il “Glossario per l’edilizia” è contenuto nel DM 2 marzo 2018. Non ha mai riscosso particolare interesse da parte del settore ed è stato poco considerato anche in diversi ambiti pubblici. I suoi contenuti sono però chiari e univoci. Infatti, nell’allegato al Decreto è presente una tabella che associa ai diversi tipi di intervento la categoria di intervento e il regime giuridico pertinenti”.
I tipi di intervento sono quelli definiti dal Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001 e s.m.i.) e consistono in: manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; nuova edificazione; ristrutturazione urbanistica.
Per quanto riguarda il regime giuridico, invece, il Glossario per l’edilizia classifica le tipologie di titoli edilizi attraverso le seguenti alternative: edilizia libera; Comunicazione Inizio Attività – CILA; Segnalazione Certificata Inizio Attività – SCIA; Segnalazione Certificata Inizio Attività alternativa al Permesso di Costruire – Super SCIA; Permesso di Costruire – PdC.
Risulta quindi particolarmente importante determinare la categoria giuridica di appartenenza per i vari interventi, in modo da capire se i passaggi burocratici risultino necessari o meno. Ad esempio, la sostituzione, la riparazione e il rinnovamento dei serramenti rientrano nell’ambito dell’edilizia libera.
Resta valido il criterio dell’“assorbimento”: nel caso in cui la sostituzione dei serramenti avvenga nell’ambito di un intervento più articolato per cui è stata aperta una pratica edilizia, la sostituzione degli infissi viene ricompresa nella categoria dei lavori più importanti e, conseguentemente, non rientra più in ambito di edilizia libera.
Tanti altri interventi sono classificati come edilizia libera. Tra questi i lavori di riparazione, sostituzione, rinnovamento (comprese le opere correlate quali guaine, sottofondi, etc.) di pavimentazione esterna e interna. Il rifacimento, la riparazione, la tinteggiatura (comprese le opere correlate) di intonaco interno e esterno. La riparazione, la sostituzione e il rinnovamento di elementi decorativi delle facciate (es. marcapiani, modanature, corniciature, lesene). Opere di lattoneria (come grondaie, tubi, pluviali) e impianti di scarico. Rivestimenti interni ed esterni. I lavori di installazione, comprese le opere correlate, riparazione, sostituzione, rinnovamento di inferriata e altri sistemi anti-intrusione. Le opere di riparazione, sostituzione, rinnovamento, inserimento eventuali elementi accessori, rifiniture necessarie (comprese le opere correlate) di elemento di rifinitura delle scale e di scala retrattile e di arredo. La riparazione, sostituzione, rinnovamento, messa a norma di parapetto e ringhiera.