Saranno oltre 500 i rappresentanti delle piccole e medie imprese edili della Campania che mercoledì parteciperanno a Roma alla manifestazione di protesta indetta per chiedere lo sblocco immediato delle cessione dei crediti di imposta. A promuovere la protesta è l’associazione Cande (Class action nazionale per l’edilizia), insieme ad altre sei associazioni di categoria.
Nella sola Campania sono poco meno di 5mila le piccole e medie imprese edili che stanno soffrendo per carenza di liquidità e che rischiano il tracollo economico. Infatti, pur disponendo di soldi a sufficienza nei cassetti fiscali (ottenuti grazie al meccanismo dello sconto in fattura), non hanno più liquidità per far fronte agli impegni, come il pagamento delle spettanze alle maestranze. Le imprese che hanno eseguito i lavori hanno acquisito i crediti fiscali dei committenti, in prevalenza condomini, ma ora non riescono a monetizzare quanto hanno nei loro cassetti fiscali. I tempi per la liquidazione sono lunghi; i costi per la cessione agli istituti bancari o di intermediazione finanziaria sono aumentati.
“L’edilizia ha bisogno di regole chiare, certe e che durino nel tempo”, spiega Sabatino Nocerino della Cna Campania, che a titolo personale ha espresso la sua solidarietà alle imprese campane del settore. “Noi siamo i primi a voler i controlli, che siano rigorosi- dicono i piccoli e medi imprenditori – Chi ha sbagliato deve pagare ma una volta accertata la regolarità del credito i tempi di pagamento devono essere brevi perché per chi fa impresa, soprattutto se è una realtà familiare, il tempo non è una variabile indipendente”.
La manifestazione di mercoledì si terrà in piazza della Repubblica a Roma. E’ stata promossa oltre che dall’associazione Class, da Faci, da Partititalia, da Partitive Iva Itallia, da Atc, da Edil Cons e Csle, organismi di rappresentanza delle piccole e medie realtà presenti in diversi regioni italiane. Ma il grido d’allarme proviene soprattutto dal Sud.
Fonte: Agenzia Ansa