Per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, con il Bonus Ristrutturazione è necessario, in genere, presentare idonea documentazione che attesti il raggiungimento dello scopo. L’intervento di installazione di impianti rinnovabili ad uso domestico rappresenta però un’eccezione: non vige, infatti, l’obbligo di dimostrare i risparmi conseguiti.
Nell’ambito degli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica, il Bonus Ristrutturazione tende ad agevolare tutte le opere mirate al conseguimento del risparmio energetico, con particolare attenzione all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili. Si tratta di una categoria interventi che possono essere realizzati anche se non si interviene in alcun modo sulla struttura dell’unità immobiliare, e quindi senza effettuare opere edilizie vere e proprie.
In questi casi, per accedere all’incentivo è obbligatorio essere in possesso di documentazione idonea ad attestare il conseguimento dei risparmi. Tale documentazione può essere rappresentata anche soltanto dalla scheda tecnica del prodotto rilasciata dal produttore. Gli impianti che utilizzano fonti rinnovabili, infatti, una volta installati e in uso, garantiscono automaticamente la riduzione dei consumi in ambito energetico.
Pertanto non sarà necessario attestare il conseguimento di risparmi energetici, in quanto il requisito risulta dimostrabile anche solo per l’esistenza dell’impianto.
Per essere detraibili, gli impianti dovranno essere solo ad uso domestico e installati nelle abitazioni.
Ecco di seguito l’elenco delle tipologie di impianti ammessi al Bonus Ristrutturazione:
– Installazione ex novo di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
– Sostituzione dell’impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria), o per la sola produzione di acqua calda sanitaria (ma solo se serve una pluralità di utenze);
– Sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione;
– Pompe di calore per la climatizzazione degli ambienti;
– Sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore);
– Microcogeneratori (Pe<50KWe);
- Scaldacqua a pompa di calore;
- Generatori di calore a biomassa;
- Installazione di sistemi di contabilizzazione del calore (solo per gli impianti centralizzati che servono una pluralità di utenze);
- Installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo;
- Impianti di teleriscaldamento;
- Installazione di sistemi di termoregolazione e Building automation.