Canone Rai e Ddl Concorrenza. Hanno entrambe a che vedere con l’energia elettrica le polemiche sollevate nelle ultime ore da Codacons e da Federconsumatori.
CODACONS E CANONE RAI
“Sulla questione del canone Rai regna ancora il caos, e a 3 mesi dall’inserimento definitivo dell’odiato balzello nelle bollette degli italiani, il Governo sembra brancolare nel buio”. Lo afferma il Codacons, intervenendo sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni. “Dopo le aziende dell’energia, anche l’Authority segnala come ancora non sia tutto pronto per la partenza del canone in bolletta – denuncia il presidente Carlo Rienzi -. I ritardi del Governo ci sembrano inaccettabili e rischiano di arrecare danno agli utenti, che al momento ricevono poche informazioni e ancor meno certezze sul pagamento del canone. Molti utenti non sanno ancora se devono pagare, quando e in che misura. Ma, soprattutto, c’è carenza di informazioni certe sulle esenzioni, sulle autocertificazioni, e su come evitare il pagamento per le seconde case e in tutte quelle situazioni in cui il canone non è dovuto. Farebbe bene il Governo a rimandare l’inserimento del canone in bolletta. O, ancora meglio, a rinunciare del tutto a un provvedimento che appare non solo sbagliato, ma addirittura lesivo dei diritti degli utenti”.
FEDERCONSUMATORI E DDL CONCORRENZA
Intanto, se da una parte non si placano gli echi dello scandalo che ha travolto il ministro Guidi, dall’altra Federconsumatori e Adusbef li mettono “a frutto” principalmente per polemizzare con il Governo anche in merito ad altri aspetti energetici. “Non dimentichiamo, ad esempio, la discussione attorno al Ddl Concorrenza – commentano le associazioni -. Esistono registrazioni in cui è annotato come Federconsumatori e Adusbef, fin dalla primissima bozza, hanno dichiarato come tale disegno fosse scritto e predisposto ad hoc per le aziende e non per il cittadino. Tra le molteplici criticità spicca l’inammissibile abolizione del mercato tutelato nel settore dell’energia: un’operazione che lascerà i cittadini in preda ad un mercato ricco di pratiche commerciali scorrette, vessazioni, abusi e vere e proprie truffe. Tra attivazioni di contratti non richiesti e errori nelle fatturazioni il mercato dell’energia è una giungla, dove i cittadini sono prede di pratiche aziendali senza scrupoli. Non capiamo come ciò possa giovare al Paese. La concorrenza deve essere reale e agire in un mercato trasparente e regolato. E la soluzione per evitare incalcolabili danni ai cittadini è cancellare il Ddl Concorrenza”.