Fino ad ora sono 21 i governi europei che hanno assunto misure per rispondere al caro-bollette scatenato dall’aumento dei prezzi di gas ed elettricità. Sostegni al reddito, aiuti di Stato alle imprese e sgravi fiscali mirati sono le vie privilegiate.
Ecco gli interventi nei principali Paesi:
* GERMANIA – Il nuovo governo di Olaf Scholz ha tagliato di quasi il 43% la tassa di sostegno alle rinnovabili (che ha un costo annuo medio di 222 euro) e sta valutando lo stanziamento di 130 milioni di euro per le famiglie in difficoltà a pagare il riscaldamento. Nel frattempo, E.ON è diventato il primo grande fornitore di energia tedesco a sospendere temporaneamente i nuovi contratti di fornitura di gas per i clienti residenziali.
* FRANCIA – Parigi ha scelto di contenere i prezzi regolamentati del gas fino alla fine di giugno 2022. I mancati ricavi dei fornitori saranno compensati dal bilancio statale. Annunciato anche un bonus governativo di 100 euro per consentire alle classi medie di far fronte al caro-benzina.
* SPAGNA – Madrid ha offerto buoni e sovvenzioni alle famiglie e ha modificato fino ad aprile 2022 la cosiddetta tariffa di ultima istanza per il gas, a tutela dei piccoli consumatori.
* PAESI BASSI – L’esecutivo di Mark Rutte ha varato un pacchetto temporaneo una tantum che include la riduzione delle tasse sull’energia nel 2022 per famiglie e Pmi. Previsto anche un budget mirato per le fasce vulnerabili.
* POLONIA – Ridotta l’Iva sul gas naturale dal 23% all’8% (da gennaio a marzo).
* BELGIO – Ampliato il fondo per il gas e l’elettricità per dare ulteriore aiuto finanziario alle famiglie non ammissibili alle tariffe sociali.
* GRECIA – Atene ha deciso di posticipare i pagamenti per l’utilizzo della rete a media tensione per l’industria e altre attività da novembre 2021 ad aprile 2022. Erogati anche buoni alle famiglie.
FONTE: Agenzia Ansa