House sharing, ovvero la condivisione dell’appartamento. Un fenomeno in continua crescita all’estero, in fase di affermazione anche in Italia, ma al quali i torinesi guardano ancora con scetticismo. Infatti, secondo quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni – la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia -, se più di un terzo dei nostri connazionali (il 39%) si dice pronto a condividere la propria casa con nuovi ospiti, mettendo in comune spazi e ambienti, per i torinesi la percentuale scende al 20%: gli abitanti del capoluogo piemontese, in pratica, sono tra i più gelosi delle proprie mura domestiche. Tuttavia traspare dai dati un’apertura per il futuro: se, a livello nazionale, il 16% degli italiani non esclude di condividere la propria casa nel prossimo futuro, a Torino la percentuale sale al 34%, sintomo del fatto che anche qui il fenomeno sta in qualche modo entrando nella mentalità delle persone.
Ma perché i torinesi sono così restii ad aprire le proprie case agli estranei? In primo luogo la diffidenza: il 24% non si fida di chi può entrare in casa, mentre un ulteriore 22% afferma categoricamente di non essere intenzionato a condividere la propria abitazione con nessuno al di fuori della famiglia. In più, i residenti subalpini ammettono che non sia facile condividere la propria casa con ospiti che non si conoscono: il 64%, infatti, teme di ospitare persone maleducate e poco rispettose, mentre il 30% ha paura di perdere la propria privacy.