Vola il comparto delle vendite a domicilio che, secondo i dati diffusi dal Centro Studi Univendita, nel 2018 ha raggiunto la cifra di 1 miliardo 662 milioni di euro di fatturato, con la Lombardia a farla da padrona (249 milioni 318mila euro, in crescita del 5,1% rispetto al 2017).
Il Nord Ovest vale complessivamente il 25,2% del fatturato nazionale. In quest’area, dopo la Lombardia, seguono il Piemonte/Valle d’Aosta, con il 7,9% del fatturato, e la Liguria (2,3%). Nella classifica nazionale, sul secondo gradino del podio, dopo la Lombardia, c’è la Campania (176 milioni di euro di fatturato); al terzo posto il Veneto (161 milioni di euro) e al quarto il Lazio (131 milioni di euro).
Nel complesso, Sud e Isole realizzano il 35,1% del fatturato (583 milioni di euro); seguono Nord Ovest (419 milioni di euro), Nord Est (370 milioni di euro) e Centro (289 milioni).
La classifica cambia se guardiamo al numero degli addetti alla vendita: nel 2018 in Lombardia hanno operato quasi 18mila venditori a domicilio, pari all’11,2% degli oltre 159mila addetti complessivi. La Lombardia si piazza dunque al terzo posto per numero di venditori, dopo la Campania (24.800 addetti) e la Sicilia (con 22.700 addetti). L’area del Sud e Isole è infatti quella dove nel 2018 si è concentrato il 50,7% dei venditori, pari a 80.700 addetti. Seguono il Nord Ovest con 30.100 addetti (il 18,9% del totale), il Nord Est e il Centro, entrambe aree che contano circa 24.200 addetti (il 15,2% del totale).
“Anche quest’anno si conferma il primato della Lombardia per quanto riguarda il fatturato realizzato dalle aziende della vendita a domicilio – dichiara Ciro Sinatra, presidente Univendita -. Le regioni meridionali sono invece quelle che guidano la classifica per quanto riguarda il numero di venditori: oltre la metà degli addetti delle aziende di Univendita opera nel Sud e Isole. In quest’area la vendita a domicilio rappresenta un’opportunità soprattutto per le donne, che rappresentano il 92,5% degli incaricati delle aziende Univendita a livello nazionale. Nelle regioni del Sud Italia, dove l’indice di occupazione femminile è più basso, le donne trovano nella vendita a domicilio una possibilità interessante per realizzarsi professionalmente, conciliando al contempo il lavoro con gli impegni familiari”.