[A cura di: Daniele Barbieri – segretario generale Sunia] La vicenda dell’allontanamento di una famiglia di cittadinanza italiana di etnia rom dalla casa regolarmente assegnata a Casal Bruciato dopo anni di attesa è inaccettabile in sé e per la vergognosa strumentalizzazione che Casapound ha fatto, ed ha in programma di fare, di questa ed altre vicende.
Derive pericolose come queste vanno combattute non solo con le parole, ma anche e soprattutto con azioni concrete per contrastare il degrado del patrimonio abitativo pubblico da troppo tempo abbandonato a sé stesso, senza controlli, senza manutenzioni, senza uno straccio di programma di riqualificazione che dia il segno della volontà dei vari livelli di governo di affrontare il problema.
È questo il terreno su cui si alimenta l’odio verso l’altro, verso il diverso, sia esso italiano, come la famiglia rom, o straniero. Alimentare questo clima significa solo non affrontare i problemi veri dei quartieri e rivendicare gli interventi necessari.
Sono le cose che quotidianamente il Sunia, i comitati, tante le associazioni di cittadini, portano avanti nei quartieri di edilizia popolare senza la ribalta di giornali e telegiornali. È dall’ascolto delle loro proposte che la politica deve ripartire per sconfiggere odio e intolleranza.