Non si placa la polemica sulla “Circolare Salvini” e sui primi provvedimenti eseguiti: da quello più recente di Roma, al primo in ordine di tempo avvenuto a Milano, dove Cgil Lombardia, Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, Sunia Lombardia e Milano hanno espresso forte preoccupazione per le modalità e le conseguenze dello sgombero delle 184 persone (57 famiglie con 84 minori) dal palazzo occupato ex Alitalia, a Sesto San Giovanni.
“Un fatto discutibile per come è stato eseguito l’intervento e per il rischio di tensioni sociali che ne potrebbero derivare”, ricordano le sigle, che puntualizzano: “Temiamo che episodi simili si possano ripetere e diffondere anche grazie al supporto della recente circolare di Salvini sulle occupazioni abusive. Il rispetto delle regole e della legalità sono per noi un elemento imprescindibile. Ribadiamo, però, che interventi attuati senza aver previsto soluzioni, effettivamente praticabili, soprattutto per le fragilità, acuiscano l’emergenza abitativa e il disagio sociale. Emergenza e disagio che, oltre che sui cittadini, ricadono anche sui Comuni. In questo caso, sul Comune di Milano che è impegnato positivamente per trovare soluzioni, affinché queste famiglie non rimangano per strada. È necessario che tutte le Istituzioni, a partire dal Governo e dalle Regioni, adottino un piano straordinario per l’edilizia sociale, adeguatamente finanziato, per dare soluzioni concrete al disagio abitativo”.
Quindi, un’analisi di prospettiva: “Siamo ancora in attesa che l’attuale Governo dica come vuole affrontare l’emergenza abitativa in questo Paese. Come sindacato abbiamo presentato, in diverse occasioni, al Governo e a Regione Lombardia proposte praticabili per affrontare congiuntamente il problema abitativo. Tra le altre, la proposta di favorire tutte le condizioni – incentivi, agevolazioni fiscali – affinché gli immobili privati non utilizzati possano essere riconvertiti per rispondere alle esigenze abitative sociali”.