[A cura di: Cna Installazione Impianti]
In materia di attività post-contatore prosegue l’attività di Cna Installazione Impianti per ottenere un provvedimento che garantisca la separazione proprietaria tra i soggetti che gestiscono le infrastrutture strategiche e gli operatori che operano a monte e a valle del mercato, nonché nei servizi post-contatore. Va in questo senso l’emendamento 34.5 presentato dai senatori Girotto, Castaldi, Petrocelli (M5s) al Disegno di legge n. 2085 (legge annuale per il mercato e la concorrenza).
“Abbiamo chiesto più volte al Governo ad adottare le opportune iniziative normative volte ad eliminare le barriere alla concorrenza nei mercati energetici – ha dichiarato Carmine Battipaglia, presidente nazionale di Cna Installazione Impianti – prevedendo forme di separazione proprietaria tra le diverse attività della filiera energetica, ed in particolare tra le imprese che gestiscono attività in regime di monopolio tecnico e le piccole imprese che svolgono attività in regime di libera concorrenza con particolare riferimento ai servizi post-contatore”.
Una delle barriere che ha fortemente ostacolato lo sviluppo della concorrenza nei mercati energetici, a giudizio di Cna, è infatti la mancata attuazione di una effettiva separazione tra i soggetti che svolgono contestualmente più attività della filiera energetica. L’Italia, nel recepire le disposizioni comunitarie, ha optato per la misura meno incisiva, quella della separazione meramente contabile (peraltro non affiancata da una separazione cosiddetta di brand), che non è stata in grado di garantire la corretta concorrenza nel mercato. “Tale situazione – ha sottolineato Battipaglia – ha negli anni fortemente penalizzato la concorrenza anche in un settore strettamente legato al mercato energetico, ovvero quello dei servizi post-contatore. Gli operatori che gestiscono monopoli tecnici, quali la distribuzione e la misura, detengono infatti elementi informativi e conoscitivi derivanti dall’attività svolta in concessione che utilizzano per operare nelle attività a valle della filiera energetica, escludendo dal mercato le imprese concorrenti, in particolar modo quelle artigiane e di piccola dimensione. Vediamo quindi con grande favore la presentazione dell’emendamento e confidiamo che vi sia un suo accoglimento bipartisan in modo da garantire, non solo a parole, i diritti delle piccole imprese”.
Sempre sul tema, va ricordato che lo scorso anno l’onorevole Rizzetto presentò una interrogazione parlamentare nella quale si chiedeva al Governo “quali iniziative di competenza intenda adottare per implementare la concorrenza nel settore dei servizi energetici, ed in particolare in quello dei servizi post-contatore, ove, a giudizio dell’interrogante, sono state di fatto estromesse all’accesso le piccole e medie imprese e le imprese artigiane, con grave danno per l’utenza e per il sistema economico in generale” evidenziando come solo il divieto, per le imprese operanti in concessione o in affidamento nell’ambito dei servizi pubblici locali ovvero della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni infrastrutturali, di esercitare attività in regime di concorrenza possa garantire un regime di concorrenza leale sulle attività post-contatore.