Sull’abolizione del mercato tutelato dell’energia elettrica,
attualmente prevista dal Ddl Concorrenza, lo stato d’allerta delle associazioni
dei consumatori resta ai massimi livelli, anche se fino ad ora le polemiche
sollevate non hanno sortito i frutti sperati. Il Codacons, tuttavia, ci
riprova, suffragando con dati e stime la propria posizione.
Secondo il presidente nazionale dell’associazione, Carlo Rienzi, “Il
passaggio degli utenti dell’energia dal mercato tutelato a quello libero si
tradurrà in una stangata per le tasche delle famiglie. Gli utenti del mercato
libero pagano infatti prezzi più elevati rispetto a quello tutelato, con un
aggravio di spesa che nel 2014 è stato pari al +19%. Le norme del Ddl concorrenza
che pongono fine al mercato tutelato dell’energia avranno quindi effetti
negativi per le famiglie e per le imprese, perché determineranno aggravi dei
costi energetici a loro carico. A farne le spese saranno soprattutto i ceti
meno abbienti e i nuclei numerosi”.
Quindi, quello che ormai è diventato un appello quasi quotidiano: “Al
Parlamento – spiega Rienzi – chiediamo di stralciare del tutto dal Ddl
concorrenza le norme che prevedono la cancellazione del mercato tutelato,
fornire all’Autorità per l’energia maggiori poteri e introdurre misure in grado
di creare una vera concorrenza nel settore dell’elettricità e del gas”.