Per affittare un appartamento è fondamentale conoscere la normativa che regola il settore delle locazioni, per non incorrere in pesanti sanzioni. Reso agibile l’appartamento e dotato di tutti i comfort, è bene considerare alcuni aspetti. A partire dagli impianti: quello idraulico e quello elettrico devono essere a norma. Si ricorda inoltre che l’appartamento deve avere anche l’APE (attestato di prestazione energetica), obbligatorio per le locazioni ormai da qualche anno. L’appartamento deve inoltre essere libero di ipoteche e pignoramenti e non essere segnalato in nessuna cartella Equitalia.
I diversi tipi di contratto d’affitto
Il contratto d’affitto può rientrare in diverse casistiche. Contratto d’affitto 4 + 4 a canone libero. Contratto d’affitto 3 + 2 a canone concordato, senza o con cedolare secca. Contratto d’affitto transitorio stipulato con studenti o lavoratori in trasferta. Contratto di locazione a uso foresteria.
È opportuno ricordare che ogni contratto di locazione deve essere successivamente registrato solo nel caso in cui la durata sia superiore a un mese. Secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2016, infatti, la registrazione del contratto deve essere eseguita dal proprietario dell’immobile in affitto presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula del contratto stesso. Inoltre, tra gli adempimenti previsti è necessario che il proprietario di casa invii (tramite raccomandata A/R o pec) il contratto di locazione – entro 60 giorni dalla data della stipula – sia all’affittuario, sia all’amministratore di condominio.
Non solo guadagni, ma anche costi
Al di là degli adempimenti burocratici è opportuno tenere presente che affittare un appartamento comporta anche dei costi che la proprietà deve sostenere e che vengono sottratti dal canone che viene corrisposto dagli affittuari. Tra le spese da corrispondere ci sono, infatti, l’Imposta di bollo, il cui importo si aggira intorno ai 16€ ogni 100 righe di contratto (cioè 4 pagine). L’Imposta di registro, che è pari al 2% del canone annuo del contratto di affitto. Questa imposta viene suddivisa equamente tra l’affittuario e l’inquilino. Eventuali commissioni: bisogna infatti considerare che mettere in affitto casa può richiedere l’aiuto di un intermediario o di un’agenzia immobiliare che si occupa di cercare gli affittuari.