Con l’arrivo dei mesi caldi, l’uso intenso dei sistemi di raffrescamento come ventilatori, climatizzatori e condizionatori d’aria può determinare un’impennata nei consumi energetici, e quindi dei costi in bolletta.
Scegliere l’offerta giusta, soprattutto in un momento quale quello attuale, può fare la differenza e aiutare a tenere sotto controllo le spese domestiche.
Ecco quindi i consigli di SOStariffe.it per cercare di limitare costi alle stelle.
Innanzitutto, per individuare il tipo di tariffa che garantisce il maggior risparmio è necessario analizzare con attenzione le proprie abitudini. Se si vuole risparmiare sulle bollette non serve solo considerare i kWh consumati, ma anche sapere in quali fasce orarie si concentra maggiormente il consumo. In questo modo si può dedurre se è più conveniente attivare un’offerta monoraria, in cui il costo a kWh è lo stesso durante tutto il giorno, oppure se si può risparmiare con un’offerta bi o trioraria, in cui l’energia costa meno durante le ore serali e notturne o durante il fine settimana.
La scelta del tipo di tariffa
Trovare il tipo di tariffa più giusta è determinante per tenere bassi i costi e per non dover rinunciare a utilizzare gli elettrodomestici quando se ne ha bisogno. Anche in vista dell’imminente fine del mercato tutelato dell’energia elettrica, si può cogliere l’occasione per verificare le migliori offerte disponibili nel mercato libero. La scelta è essenzialmente tra tariffe di tipo indicizzato e tariffe a prezzo bloccato. Ciascuna di queste alternative presenta vantaggi e svantaggi, che devono essere pesati in relazione a bisogni e abitudini individuali.
Tariffe indicizzate
La maggior parte delle offerte luce sottoscrivibili nel mercato libero applica delle tariffe indicizzate. In questo caso il prezzo dell’energia viene aggiornato mensilmente sulla base dell’andamento del prezzo all’ingrosso dell’elettricità. A seconda dei movimenti del PUN, il Prezzo Unico Nazionale usato dai fornitori dell’energia come parametro di riferimento nel calcolo delle bollette, il costo a kWh può salire o può scendere. Anche se questo genere di tariffa non permette di conoscere in anticipo quanto costerà l’energia nei mesi successivi, garantisce comunque un prezzo sempre allineato a quello di mercato e risulta conveniente se il costo dell’energia sul mercato all’ingrosso segue un andamento in discesa.
Tariffe a prezzo fisso
Oltre alle tariffe a prezzo indicizzato, si possono considerare le tariffe a prezzo fisso. In questo caso il fornitore propone un costo a kWh che rimane costante per tutta la durata del contratto, solitamente per 12 mesi. Chi sottoscrive un’offerta di questo tipo paga l’energia elettrica al prezzo concordato, indipendentemente dal suo costo sul mercato all’ingrosso. Anche se un’offerta di questo tipo garantisce maggiore stabilità e permette di fare delle previsioni di spesa attendibili sulla base dei propri consumi, risulta poco conveniente se i prezzi all’ingrosso scendono. Il rischio è infatti quello di pagare l’energia a un prezzo più alto rispetto a quello di mercato. In caso di forti oscillazioni nei prezzi, la spesa mensile potrebbe risultare sensibilmente più alta rispetto a quella che si pagherebbe con una tariffa indicizzata.
Confrontare le offerte
Quando si valutano le diverse offerte disponibili nel mercato libero è importante tenere presenti i vantaggi e gli svantaggi delle tariffe indicizzate e di quelle a prezzo fisso, ma anche considerare qual è l’importo della quota fissa richiesta da ciascun fornitore e, per le tariffe indicizzate, a quanto ammonta il sovrapprezzo applicato al PUN per determinare il costo di un kWh. Indicando una stima dei propri consumi annui sul comparatore di SOStariffe.it è possibile mettere a confronto diverse offerte luce degli operatori partner della società e farsi un’idea del risparmio ottenibile rispetto al proprio fornitore attuale.