Il settore residenziale ha chiuso l’anno con quasi 710 mila abitazioni compravendute, con una riduzione complessiva di quasi il 10% rispetto al 2022.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Nel rapporto si sottolinea che il mercato delle abitazioni in Italia ha mostrato tassi tendenziali negativi in tutti i trimestri del 2023. Ma nel quarto, con poco più di 200 mila abitazioni compravendute, il calo si è fermato al 3,3%, contro il drastico ridimensionamento di oltre il 10% nel terzo trimestre.
Sempre a quanto emerge dall’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, il caro tassi frena la richiesta di mutui al punto che nel quarto trimestre dello scorso anno la quota di abitazioni acquistate ricorrendo a un prestito è scesa abbondantemente sotto il 40% (al 37%), per la prima volta dal 2021.
Tra ottobre e dicembre, é scritto nel documento, “registra una decisa diminuzione il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, per la prima volta, dal 2021, al di sotto del 40%. Il tasso medio di interesse, stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo, raggiunge il 4,51%, di nuovo in aumento dopo la lieve diminuzione registrata nel trimestre precedente. Il capitale di debito, sempre riferito a quanto contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni, ammonta a circa 9,3 miliardi di euro, circa 2,3 miliardi di euro in meno dell’omologo trimestre del 2022”.
Agenzia delle Entrate