Ridurre del 50% il costo della bolletta energetica migliorando la qualità dell’aria che respiriamo, a fronte di un investimento iniziale ammortizzabile in meno di dieci anni anche grazie alle detrazioni fiscali statali.
Sono sempre di più le famiglie della Lombardia che scelgono di seguire l’esempio del primo “condominio efficiente” di viale Zara a Milano, passato in poco tempo dalla classe energetica F alla C grazie a un attento intervento di isolamento termico della facciata, il rifacimento di balconi e pavimenti e l’impermealizzazione di parte della copertura dell’edificio.
Ma in che cosa consiste il progetto? Ce lo spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene, al vertice del network di imprese che ha realizzato l’intervento e che, da diversi anni, si occupa di riqualificazione degli edifici dal punto di vista energetico.
Come è nata la campagna “Condomini Efficienti”? Come si svolge la collaborazione tra Rete Irene, Legambiente e comune di Milano?
“Condomini efficienti” nasce da un progetto del comune di Milano e di Legambiente, volto a promuovere l’informazione verso i cittadini su come rendere energicamente efficienti le proprie abitazioni. Prima che nascesse la campagna, Rete Irene aveva già iniziato a collaborare con Legamebiente sulle tematiche dell’efficientamento energetico degli edifici e della riduzione delle emissione di CO2 nell’ambiente. Di conseguenza, ci siamo accreditati al tavolo di lavoro Patti Chiari del comune di Milano e da lì è nata la nostra partecipazione a quella che è stata per un anno e mezzo una campagna fatta di eventi di piazza e pubblici verso i cittadini, in cui si è cercato di dare alle famiglie le notizie corrette sugli interventi di riqualificazione energetica.
Quali sono i risultati dal punto di vista economico e ambientale che si possono ottenere attraverso la riqualificazione dei condomini?
I risultati economici oggi parlano di una media di risparmio energetico e, quindi, di riduzione del costo della bolletta, che va dal 40 al 50%. Un dato rilevante, perché se consideriamo la media dei costi delle bollette in Lombardia (circa 1700-1800 euro all’anno), ciò permette di ridurre in maniera drastica i consumi, lasciando alle famiglie una liquidità maggiore alla fine dell’anno, che si aggira intorno a 800 – 900 euro.
Dal punto di vista ambientale, tema questo molto importante ma ancora poco sentito, si possono ottenere notevoli risultati in termini di miglioramento delle condizioni ambientali in cui tutti noi viviamo. Aspetto etico e sociale non di poco conto.
Oltre al condominio di viale Zara 58, ci sono altri stabili coinvolti nel progetto? Ci sono dei requisiti particolari per aderire?
In questo momento sono in corso altri tre interventi nella città metropolitana di Milano e due nelle province di Como e Varese. L’adesione al progetto è molto semplice. Tutto dipende dalla volontà delle famiglie del condominio di conoscere, capire e deliberare un intervento di riqualificazione energetica. Non ci sono caratteristiche particolari, dal momento che fortunatamente (o sfortunatamente a seconda dei punti di vista) oltre i due terzi del parco condomini esistente versa in condizioni tali da avere le carte in regola per subire interventi del genere.
Quali sono le tecnologie e i sistemi più utili e diffusi per ottenere un incremento dell’efficienza energetica?
Bisogna pensare all’edificio come al corpo umano. Con la stessa logica con cui siamo portati a indossare vestiti a protezione da condizioni di rigidità, così si interviene sulla parte esterna dell’involucro edilizio, utilizzando sistemi e tecnologie (ad esempio di isolamento a cappotto o di insufflaggio delle intercapedini) in grado di mettere in quiete termica la pelle dell’edificio, rendendolo meno disperdente. Parallelamente bisogna preoccuparsi degli organi interni e quindi della parte impiantistica e tecnologica, cercando di capire in che modo rendere la centrale termica più efficiente, attraverso la modifica, la riprogettazione o la corretta manutenzione.
Non è necessario fare opere faraoniche, ma serve una progettazione corretta, a partire dalla diagnosi energetica dell’edificio, proseguendo per obiettivi condivisi con le famiglie.
Parlando di costi: posto che ogni condominio avrà le sue caratteristiche, quanto può costare mediamente un intervento? Ad esempio quello di viale Zara. Anche grazie alle possibili detrazioni fiscali, quali sono i tempi medi di rientro dall’investimento?
Premesso che dare delle cifre a partire da un singolo esempio può risultare fuorviante, le verifiche che abbiamo fatto nel corso degli anni ci hanno permesso di stimare un dato medio per intervento in una forbice che va dai 13 ai 17 mila euro per unità abitativa. Certamente non un investimento da poco, ma che va guardato nel medio e lungo periodo, innanzitutto perché bisogna considerare che i due terzi dell’ammontare ci verrà restituito nel corso dei futuri 10 anni sotto forma di detrazione fiscale (il famoso 65%).
Sicuramente, potendo dilazionare nel tempo l’investimento, ad esempio per un periodo di 10 anni, si comincerebbe ad avere un corretto equilibrio finanziario per le famiglie che decidono di fare questo tipo di intervento. Parlando di tempi medi di rientro dell’investimento, abbiamo calcolato un periodo tra 7 e 10 anni, precisando però che nel conteggio dell’investimento, solitamente, vengono incluse anche le spese per interventi cosiddetti “tradizionali”, che non guardano all’efficienza energetica, ma che nella testa delle famiglie sono presenti.
Come vengono finanziati gli interventi di questo genere? Intervengono anche soggetti esterni, ad esempio le ESCO?
La maggior parte degli interventi di riqualificazione energetica sono finanziati dalle singole famiglie attraverso strumenti finanziari ad hoc (quindi finanziamenti fino a 120 mesi). L’intervento di soggetti esterni come le ESCO è ancora poco presente, salvo che sulla componente tecnologica dove i costi sono minori e i rientri più rapidi. Nella logica di un intervento a 360 gradi che integra la parte tecnologica e quella dell’involucro la presenza delle ESCO oggi è scarsa. Ma siamo fiduciosi che questa soluzione si possibile nel prossimo futuro.