Se nel mondo si discute del (sorprendente?) esito delle elezioni statunitensi e si enfatizzano le sue ripercussioni sugli equilibri planetari, in Italia la scena politica è più modestamente occupata da due punti all’ormai perenne ordine del giorno: il referendum e la legge di bilancio. Ovviamente, sul comparto della casa e del condominio, è quest’ultima ad avere il maggiore impatto. E la materia fiscale, è predominante. Di conseguenza, è interessante capire cosa pensi l’Agenzia delle Entrate dei provvedimenti inerenti la proprietà immobiliare (in senso lato).
L’AUDIZIONE
Intervenuta sulla legge di Bilancio 2017 in audizione dinanzi alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi (nella foto), ha dato un giudizio complessivamente positivo agli interventi previsti dalla manovra, entrando poi nello specifico delle misure che riguardano edilizia e condominio: “La Manovra non solo proroga gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica ed edilizia dei condomini, ma consente la possibilità di cedere l’agevolazione come credito di imposta. Il disegno di legge di bilancio proroga le agevolazioni per i lavori condominiali di risparmio energetico e antisismici di cinque anni, fino al 31 dicembre 2021. Il più ampio periodo di proroga è previsto anche per i lavori assimilati a quelli condominiali, ma non anche per i lavori che interessano le singole unità abitative che vengono prorogati di un solo anno. Per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, la misura della detrazione resta confermata al 65% per quelli su singole unità abitative e su parti condominiali, mentre per gli interventi effettuati sulle parti comuni che comportano un risparmio energetico più significativo la percentuale di spesa detraibile è elevata:
* 70 per cento nel caso di interventi che interessino l’involucro dell’edificio;
* 75 per cento nel caso di interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale e estiva e che conseguano determinati standard.
Ora tra l’altro si stabilisce un unico limite che tiene conto della dimensione dello stabile, fissandolo in misura non superiore a 40.000 euro di spesa, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio”.
Sul versante degli interventi antisismici, il direttore ha sottolineato che si intende applicare l’agevolazione non solo agli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) ma anche agli edifici situati nelle zone 3 a minor rischio sismico.
Infine, la manovra consente una facilitazione nella fruizione del beneficio fiscale attivabile mediante la cessione, sotto forma di credito d’imposta, della detrazione spettante. “L’Agenzia delle Entrate dovrà disciplinare le modalità attuative – ha chiosato Orlandi – ma è opportuno che nella legge si risolvano chiaramente alcune problematiche, come se il cessionario può utilizzare il credito d’imposta in 5 o 10 rate”.