Tempo al tempo. Potrebbe sintetizzarsi così la posizione nei confronti del nuovo Governo da parte di Confappi, che per voce del suo presidente nazionale Silvio Rezzonico esprime un moderato ottimismo in ottica di prospettiva: “Al di là dei contorsionismi istituzionali che hanno accompagnato la nascita dell’Esecutivo, non si può non dare fiducia alla compagine ministeriale, sia per la ventata di nuovo che promette di portare, sia per la buona qualità della squadra, con personaggi di indubbia capacità, che potranno smorzare i più ingenui velleitarismi dei neofiti”.
Quanto al settore immobiliare, Rezzonico puntualizza che “non si conoscono in dettaglio i programmi, ma sembra potersi ipotizzare un periodo di tregua fiscale con la casa anche attraverso la flat tax, che dovrebbe rimettere in moto l’edilizia, da sempre formidabile volano di sviluppo di tutta l’economia. Ovviamente, a condizione che agli annunci seguano i fatti”.
Nota negativa è, invece, quella relativa ai “preoccupanti impegni di spesa annunciati, di improbabile finanziabilità. Su quest’ultimo punto, si confida che la Presidenza del Consiglio e i Ministri competenti facciano ragionare, con pacatezza ed equilibrio, gli avanguardisti di turno”.
Per quanto riguarda, invece, il cambiamento, a giudizio di Rezzonico “si spera che possa darsi attuazione all’annunciato nuovo corso nei rapporti Stato/cittadini. Non se ne è molto sentito parlare, ma è fondamentale, inoltre, che il nuovo Governo si misuri con lo svecchiamento e la ristrutturazione della macchina burocratica, anche con robusti interventi di rilievo costituzionale in materia di riorganizzazione dello Stato e delle Regioni. Il che dovrà necessariamente passare anche attraverso la semplificazione dei rapporti con i proprietari, particolarmente in materia fiscale e giudiziaria, consentendo a tutti di competere alla pari con il meglio dei cittadini europei”.