La riforma delle tariffe elettriche e i suoi effetti sulle bollette sono già un nuovo terreno di scontro tra Authority ed associazioni dei consumatori.
FEDERCONSUMATORI
Mentre i Capi di Stato si sono riuniti per rendere più efficienti i sistemi energetici mondiali, in Italia Governo e Autorità per l’Energia si adoperano per disfare ciò che di valido esiste nel sistema energetico italiano: la tariffa progressiva. Infatti, la riforma, eliminando la progressività degli oneri di rete e di sistema e con lo spostamento degli oneri dalla componente variabile a quella fissa riduce drasticamente la convenienza al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e all’autoconsumo da fronte rinnovabile.
Paradossalmente, verrà premiato chi consuma di più, in quanto gli oneri di rete sarebbero pagati in ogni caso, indipendentemente dal consumo stesso. Ma non è tutto. Gli aumenti a regime, infatti, potranno sfiorare gli 80 euro annui. Di fronte a tali modifiche il bonus energia, che pure andrà rivisto, rappresenta una magra consolazione. Ancora eccessivamente restrittivi i limiti per accedervi. Rimane, inoltre un dato di fatto: la scarsa informazione circa tale opportunità che spiega perché dei 3,5 milioni di famiglie aventi diritto, solo 1 abbia beneficiato dell’agevolazione.
Abbiamo più volte espresso il nostro parere contrario alla riforma delle tariffe elettriche, perché penalizza gli utenti e incoraggia il consumo di energia prelevata dalla rete e prevalentemente prodotta da fronti non rinnovabili, disincentivando l’efficienza energetica. Ribadiamo che una modifica in tal senso necessita di una generale revisione del bonus energia, a partire dalla soglia Isee, che va portata a 10.000 euro; dalla variazione del bonus, innalzando la percentuale di riduzione della spesa fino al 50%; nonché dalla semplificazione delle procedure di accesso in modo da dare esecutività diretta alla rete dei Caf.
CODACONS
Il Codacons boccia duramente il nuovo sistema di calcolo delle bollette elettriche, introdotto dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas in attuazione delle direttive comunitarie in materia energetica. “Si tratta di un evidente peggioramento per la maggior parte degli utenti, che determinerà ricadute economiche a discapito delle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Il nuovo sistema di fatturazione, infatti, premierà chi consuma più energia, a discapito di quegli utenti che registrano maggiori consumi e che finora avevano goduto di agevolazioni, introducendo una vera e propria alterazione che determinerà aumenti per il 75% dei nuclei familiari”.
Ma il nuovo sistema di tariffazione – prosegue il Codacons – appare anche contrario ai principi costituzionali che prevedono una progressività delle imposte, laddove è possibile equiparare la tariffa elettrica ad una vera e propria imposta. Per tale motivo l’associazione sta valutando le possibili azioni legali da intraprendere a tutela degli utenti dell’energia.