Per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali sia per il proprietario sia per gli inquilini, i contratti d’affitto a canone concordato per studenti devono poter disporre dell’attestazione di rispondenza, ovvero essere stipulati nello stesso momento e riportare lo stesso contenuto economico e normativo. Si tratta del documento utile a certificare i contenuti del contratto di locazione a canone concordato, a livello economico e a livello normativo: con questo strumento si attesta la conformità all’accordo locale stipulato tra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.
Le regole da seguire sono state chiarite dall’Agenzia delle Entrate, in seguito al quesito posto da un contribuente. Con l’occasione all’Agenzia delle Entrate ha chiarito l’obbligo per le parti di contratti non assistiti di acquisire, per ogni contratto, l’attestazione di rispondenza di almeno una organizzazione firmataria dell’accordo per usufruire dell’agevolazione prevista. Può però bastare una sola attestazione nel caso di un appartamento locato per porzioni a studenti universitari con singoli contratti gemelli stipulati nello stesso momento.
Il contribuente chiedeva, infatti, conferma del fatto che potesse chiedere una sola certificazione per la locazione abitativa agevolata e transitoria per porzione d’appartamento a studenti universitari con cui ha stipulato singoli contratti.
L’attestazione di rispondenza, necessaria per accedere all’agevolazione fiscale prevista per i contratti di locazione a canone concordato, consiste in:
– applicazione dell’aliquota ridotta del 10 per cento per la cedolare secca;
– un’ulteriore riduzione del 30 per cento, ai fini IRPEF, del reddito imponibile del proprietario;
– un corrispettivo annuo per la determinazione della base imponibile per l’applicazione dell’imposta proporzionale di registro assunto nella misura minima del 70per cento – articolo 8, legge 431/1998.
Fonte: Informazione Fiscale