Dal DL Semplificazioni saranno tutelati i palazzi di pregio
Rinnovare i centri storici, tutelando i palazzi di pregio ma rendendo piu’ semplice l’abbattimento di vecchi edifici, costruiti magari negli anni del boom edilizio, che poco hanno a che vedere con il valore storico e artistico delle citta’ italiane.
Spinge sulla “rigenerazione urbana” dei centri storici il decreto Semplificazioni, che fara’ da cornice all’avvio del Recovery Plan e che e’ annunciato in Consiglio dei ministri entro la settimana.
Oltre alle semplificazioni vanno finalizzate anche la governance e le nuove norme per il reclutamento rapido dei tecnici per l’attuazione del Pnrr.
La bozza del decreto, ancora in fase di revisione e limatura, non si occupa quindi solo delle regole per gli appalti – le piu’ contestate finora – ma interviene su un ampio spettro di procedure che rallentano l’efficienza della macchina pubblica.
E portera’ anche a un accesso piu’ facile per i condomini al Superbonus 110%. Ancora in bilico l’estensione agli alberghi, anche per i costi della misura. DI sicuro con le nuove norme i cantieri potranno partire piu’ rapidamente, con meccanismi di autorizzazione piu’ snelli e tempi ridotti per il silenzio-assenso.
Ma saranno riviste anche le procedure per il ricambio degli impianti per le rinnovabili, spesso oramai datati,
si semplificheranno gli interventi contro il rischio frane in montagna e arrivera’ anche, entro un mese dal varo del dl, il piano per le infrastrutture per accompagnare la Sardegna nell’addio al carbone.
Con il decreto si istituiranno una serie di strutture ad hoc per dare una corsia preferenziale alle opere del Recovery, dalla Soprintendenza unica alla supercommissione tecnica per la valutazione di impatto ambientale, ma anche dotando di un “Comitato speciale” il Consiglio superiore dei Lavori pubblici e rafforzando la Banca dati nazionale dei contratti
pubblici dell’Anac.
Per l’edilizia ci saranno poi le novita’ sulla rigenerazione dei centri storici, consentendo di demolire e ricostruire rispettando in sostanza, viene spiegato, i parametri pre-demolizione. Ci potranno quindi essere anche “ampliamenti fuori sagoma o innalzamento dell’altezza” purche’ “nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti”. I lavori si potranno realizzare all’interno di “appositi piani urbanistici” e senza toccare i palazzi vincolati.