L’entrata in vigore del Decreto che dà il via alle comunità energetiche rinnovabili e alle configurazioni di autoconsumo condiviso è un’ottima notizia. Il processo è stato lungo e articolato, siamo stati il primo Paese in Europa ad avviare la fase sperimentale, ma da questo momento si apre la strada al reale potenziale delle CER nel contribuire in modo sostanziale alla transizione energetica.
L’obiettivo del DM CER è di 5 GW al 2027. ITALIA SOLARE, considerando l’esperienza maturata, ipotizza al 2023 almeno altri 12 MW da questa tipologia di impianti, vale a dire che le comunità energetiche potrebbero concorrere per circa il 15% al raggiungimento dell’obiettivo del fotovoltaico entro i prossimi sei anni. Inoltre, le CER aumentano consapevolezza e consenso su impianti, piccoli e grandi. Sotto questo profilo, il contributo delle comunità energetiche agli obiettivi 2030 può essere ben superiore a quanto possano indicare i numeri.
“Finalmente in Italia prendono avvio le CER e possiamo mettere a terra il lavoro fatto negli ultimi anni, forti della sperimentazione e oggi anche di basi normative concrete. Come ITALIA SOLARE, che ha contribuito in modo sostanziale all’avvio delle CER, auspichiamo che il testo del decreto, che stiamo ancora studiando, definisca tutte le condizioni necessarie affinché gli operatori possano da questo momento avviare i numerosissimi progetti che sono pronti a partire e svilupparne di nuovi. Il processo di approvazione del testo ha richiesto parecchio tempo, ora confidiamo che i passaggi operativi previsti rispettino le tempistiche stabilite”, commenta Andrea Brumgnach, Vicepresidente di ITALIA SOLARE e coordinatore del gruppo di lavoro CER e autoconsumo dell’associazione.
Comunicato stampa