Il corretto utilizzo delle valvole termostatiche si traduce in un concreto risparmio economico. Inoltre contribuisce a limitare gli sprechi e a ridurre l’impatto sull’inquinamento. Tuttavia, sono ancora in tanti a incontrare delle difficoltà nel loro utilizzo. E’ pertanto utile che l’amministratore sappia rispondere alle criticità e fornisca le indicazioni fondamentali su come usare le valvole termostatiche.
Il nuovo sistema comporta un cambiamento nella ripartizione delle spese, che non è più deliberata dall’assemblea condominiale. Decade quindi la suddivisione in percentuali fisse: il rapporto fra la quota del consumo individuale e quella per il mantenimento della centrale termica viene adesso determinato attraverso un calcolo definito dalla norma UNI 10200, che tiene conto della valutazione energetica del condominio effettuata da un tecnico.
Ecco le informazioni di base sul corretto utilizzo delle valvole termostatiche.
Come funzionano le valvole
Le valvole termostatiche consentono di regolare in modo indipendente ogni singolo radiatore, e di conseguenza di ottenere temperature diverse nei vari ambienti della casa, in base alle proprie esigenze. Una volta impostata la temperatura sulla valvola, questa provvede automaticamente a prelevare il calore necessario dall’impianto di riscaldamento; quando invece la stanza si trova alla temperatura prevista, il prelievo di calore viene ridotto.
Come regolare la temperatura
È un’operazione semplicissima: basta ruotare la testa della valvola su uno dei valori numerici indicati. 1 corrisponde a una temperatura del locale di circa 10°, 2 a 15°, 3 a 20°, 4 a 25°, mentre il 5 porta il radiatore al massimo del calore. È possibile anche impostare la valvola su valori intermedi, fino a ottenere con più precisione la temperatura dell’ambiente desiderata.
La temperatura giusta
Uno dei vantaggi delle valvole termostatiche è la libertà per i condòmini di gestire come ritengono più opportuno il riscaldamento delle loro case. Tuttavia, per ottimizzare i consumi e limitare gli sprechi, si consigliano 20° al massimo per cucina e soggiorno, qualche grado in più per i bagni, 16-18° per i corridoi, gli spazi di disimpegno e i locali meno utilizzati.
Non hanno interruttori
Non è necessario: le valvole non hanno “interruttori”, si attivano automaticamente quando entra in funzione l’impianto di riscaldamento.
Quando il radiatore è mezzo freddo
Se la parte superiore del radiatore è calda, mentre quella inferiore è fredda, non bisogna allarmarsi: non è indice di un malfunzionamento. Al contrario, significa che il locale è alla temperatura di comfort e che la valvola ha ridotto il prelievo di calore dall’impianto centralizzato, e sta quindi lavorando correttamente.
La stanza è troppo calda
Aprire le finestre per raffreddare un ambiente troppo caldo è uno spreco energetico ed economico. Meglio piuttosto abbassare la valvola: ogni grado in meno impostato si traduce in un risparmio del 7%.
Il radiatore sempre acceso
No: durante le ore della giornata in cui non si è a casa è opportuno abbassare il riscaldamento. È buona norma, inoltre, rispettare gli orari giornalieri massimi di accensione.
Cosa devo fare in caso di assenza prolungata?
Quando si prevede di stare lontani da casa per un lungo periodo, è comunque meglio non spegnere del tutto i radiatori. Impostando la valvola sul 2 si eviterà di sprecare troppa energia per riportare le stanza a temperatura.
Come devo impostare le valvole in estate?
Nei mesi in cui l’impianto di riscaldamento è spento, è opportuno regolare la valvola sul 5, in modo da mantenerla in condizioni ottimali.
Ultimi consigli
Non bisogna coprire i radiatori con copriradiatori, tende o mobili. Le stanze vanno arieggiate solo per il tempo necessario, in modo da evitare che la temperatura si abbassi troppo.