Il Decreto Sicurezza e le disposizioni introdotte contro le occupazioni abusive rappresentano un intervento normativo cruciale e molto atteso da Confabitare, associazione proprietari immobiliari.
L’approvazione dell’articolo 10 del disegno di legge sulla sicurezza è in linea con la proposta fatta da Confabitare al Ministro della Giustizia Nordio e segna un punto di svolta nella protezione del diritto di proprietà, un principio fondamentale della nostra società che, negli ultimi anni, è stato spesso violato con conseguenze pesanti per i proprietari di immobili.
“Che si tratti della casa principale, di un bene a disposizione o di una fonte di reddito per il proprietario, chi si trova vittima di un’occupazione abusiva è spesso costretto ad affrontare un percorso legale lungo e dispendioso, durante il quale vede la propria casa occupata senza la possibilità di ottenere una restituzione tempestiva, questo genera frustrazione e incertezza, non solo economica, ma anche emotiva. L’introduzione dell’articolo 321-bis del codice di procedura penale, che prevede un intervento rapido delle forze dell’ordine per liberare gli immobili occupati illegalmente, risponde a una richiesta che avevamo fatto da tempo – dichiara Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare – si tratta di un traguardo per i proprietari immobiliari, che vedono tutelato il loro diritto alla proprietà”.
Eugenio Romey, segretario nazionale di Confabitare, ha dichiarato: “siamo estremamente soddisfatti per la direzione che ha preso il dibattito legislativo. Con queste novità legislative, l’Italia si allinea finalmente agli standard dei paesi civili, dove il diritto di proprietà è adeguatamente tutelato. Fino ad ora, il nostro Paese non garantiva una protezione sufficiente in tal senso, un’anomalia per una nazione che vuole definirsi civile. Anche se c’è ancora spazio per qualche ulteriore miglioramento, consideriamo questo un passo fondamentale nella giusta direzione”.
La norma ha anche il merito di riconoscere la vulnerabilità di alcune categorie di cittadini, come gli anziani e le persone con disabilità, che spesso non dispongono dei mezzi o delle risorse per difendere i propri diritti in tempi brevi. “L’impatto delle occupazioni abusive su queste persone può essere devastante – aggiunge Zanni – e la nuova legge permette di evitare che subiscano un danno ingiusto e prolungato”.
Pur approvando con favore la tutela della proprietà privata e la severità con cui vengono colpiti coloro che, con arroganza, violano questo diritto, è inevitabile riconoscere che il problema delle occupazioni spesso ha radici nelle difficoltà economiche e nella carenza di soluzioni abitative accessibili.
“È fondamentale che, accanto alle misure repressive, vengano promosse politiche abitative efficaci, in grado di offrire alternative legali e dignitose a chi si trova in condizioni di difficoltà”, conclude Zanni.
Comunicato stampa