Il 30 marzo è entrato in vigore il DL 39/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo e rubricato “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”.
Attraverso tale provvedimento sono state effettuate importanti modifiche alla disciplina in materia di opzioni per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura, modifiche alla disciplina in materia di remissione in bonis, disposizioni in materia di trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscalmente e disposizioni in materia di utilizzabilità dei crediti da bonus edilizi e compensazioni di crediti fiscali.
Senza entrare nel merito delle scelte governative che sono state intraprese attraverso tale decreto, le importanti modifiche attuate relative a cessione del credito o sconto in fattura e il divieto di applicare la remissione in bonis per la comunicazione delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito per tutti i lavori edilizi (superbonus, bonus ordinari e bonus barriere 75%), così come la conseguente scadenza del 4 aprile 2024 per l’invio del relativo documento, ha creato molte difficoltà alla categoria degli amministratori di condominio.
A tal proposito, il Presidente Nazionale ANAPI, Dott. Vittorio Fusco, ha evidenziato come questo modus operandi attuato dal Governo negli ultimi anni, specie in relazione all’articolato ambito dei bonus edilizi, continua a non tener conto di un’intera categoria professionale che si trova in balìa di continui cambiamenti normativi attuati senza tener conto delle tempistiche necessarie per far sì che gli amministratori possano portare avanti le proprie attività in modo tranquillo e senza continui colpi di scena.
Emanare e pubblicare un decreto legge così importante per gli amministratori condominiali durante le festività pasquali indicando una data di scadenza a ridosso per ciò che concerne gli adempimenti degli stessi amministratori, non mette in condizione la categoria di poter lavorare facendo riferimento ad un contesto normativo chiaro e lineare.
La scadenza del 4 aprile, indubbiamente, genererà seri problemi agli amministratori, ai professionisti incaricati all’invio dei documenti e, di conseguenza, metterà in difficoltà anche gli stessi condòmini. Inoltre, questo modus operandi governativo, mette in seria difficoltà tutte le associazioni di categoria che s’impegnano costantemente non solo nella tutela degli amministratori, ma anche nel garantire ai propri Associati, amministratori di condominio, servizi di consulenza e supporto costante.
“La nostra Associazione è da sempre molto attenta a tutto ciò che accade nell’ambito condominiale e che colpisce la categoria degli amministratori di condominio” – dichiara il Presidente Fusco – “E questo modus operandi attuato dal Governo pesa sulle spalle di amministratori, condòmini e associazioni. Proprio per questo motivo sarebbe necessario un dialogo costante tra istituzioni e associazioni di categoria, così come sarebbe auspicabile che tutte le Associazioni di categoria presenti sul territorio lavorino in modo congiunto per un obiettivo comune, ovvero quello di far sì che gli amministratori possano portare avanti le proprie attività all’interno di un contesto normativo stabile e chiaro”.
A cura di Deborah Maria Foti – Ufficio Stampa ANAPI